In breve:

Vola il turismo religioso sui passi di San Giorgio

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di Claudia Carta.

Il 21 settembre scorso, tra Ussassai e Osini, si è svolta la giornata esperienziale “Sui passi di San Giorgio Vescovo”, promossa dalla diocesi di Lanusei a seguito della convenzione sottoscritta con la Regione Sardegna per la valorizzazione del turismo religioso

L’esperienza. Doveva essere un gruppo di 30 persone. Sono diventate oltre 60, giunte da ogni parte della Sardegna. Un centinaio le persone coinvolte tra partecipanti, organizzatori e volontari. “Sui passi di San Giorgio Vescovo”. Si chiamava così la giornata esperienziale che in 21 Km, da Ussassai a Osini, ha attraversato pendii, ponti, sterrati e boschi fino ad arrivare alla chiesetta campestre dedicata a San Giorgio di Suelli, risultante concreta dell’accordo siglato nel gennaio 2022 tra Conferenza Episcopale Sarda e Regione Sardegna.

Anche la Diocesi ogliastrina ha aderito alle iniziative conseguenti la convenzione. Ne è scaturito un progetto di valorizzazione e promozione dell’offerta turistica culturale-religiosa, curato sul territorio da Laura Veronica Porcu, guida turistica regionale di Jerzu, referente per la Diocesi di Lanusei, affiancata in questa esperienza da una guida ambientale locale, Valentina Allegria, la quale ha illustrato lungo il percorso la specificità del territorio, tra flora e fauna, del suo patrimonio archeologico e storico. Un’esperienza totalizzante lungo uno tra gli scenari più suggestivi dell’Ogliastra: dalla partenza davanti alla chiesa di San Giovanni Battista, a Ussassai – con la preghiera di Padre Mauro Isacchi, amministratore parrocchiale di Ussassai e Seui – al passaggio in località “Abba Frida”, in comune di Ulassai, fino alla sosta ristoratrice del pranzo presso la fontana “Sa Brecca”, a Osini, con la successiva discesa a Scala San Giorgio, monumento naturale, dove il parroco di Suelli, don Michele Piras, ha condiviso con i pellegrini una piccola riflessione, preghiera e benedizione finale. Commovente il canto dei Gocius in onore di San Giorgio, da parte del folto gruppo di suellesi. All’arrivo alla chiesetta campestre dedicata al Santo Vescovo, calorosa l’accoglienza preparata della comunità di Osini, tra costumi tradizionale e degustazione di prodotti tipici ogliastrini. «É stata una giornata intensa – ha commentato al termine Laura Porcu –, ricca di emozioni e all’insegna del sorriso. E possiamo affermare tecnicamente riuscita: più di 60 persone hanno camminato immerse nella natura, a passo lento, insieme. Ringrazio le comunità che hanno accolto l’invito della Diocesi di Lanusei e si sono unite in questo progetto che aspira a crescere negli anni avvenire».

Presente anche Franco Saba con un nutrito gruppo di pellegrini, autore del libro “Il cammino di San Giorgio Vescovo” che per primo ha ideato e realizzato il cammino – ottenendo il riconoscimento dalla Regione Sardegna – successivamente inserito nel Registro dei Cammini dello Spirito.

Entusiasmo e grande soddisfazione anche nelle parole del primo cittadino di Ussassai, Francesco Usai, prezioso supporto logistico e compagno di strada per l’intera giornata: «Mi piace ricordare il miracolo del Santo legato alla Scala San Giorgio, la gola aperta che mette in comunicazione la Barbagia con l’Ogliastra. Ecco, l’evento vissuto da tutti noi sottolinea questa unione tra le comunità sarde, motivo di incontro tra persone, dialogo, condivisione di conoscenze, storie e culture. Un’esperienza davvero molto bella e particolare. Mi auguro che la Diocesi, organizzatori e volontari possano continuare a ripetere giornate come queste, anche in altri periodi dell’anno, in autunno e primavera, per far conoscere l’accoglienza e l’ospitalità delle comunità, oltre alla matrice religiosa dell’esperienza, sempre molto importante».

Il progetto. La Diocesi ogliastrina, insieme alle altre diocesi sarde, ha aderito alle iniziative conseguenti l’accordo tra Conferenza Episcopale Sarda e Regione Autonoma della Sardegna del 20 gennaio 2022, realizzando un progetto di valorizzazione e promozione dell’offerta turistica culturale-religiosa che mira a incrementare la presenza di servizi già esistenti e la nascita di nuovi; ampliare e consolidare la capacità di collaborazione e cooperazione fra i soggetti e i territori della rete per un partenariato stabile, solido e strutturato; tessere una trama appassionante e suscitare nuovi motivi di attrazione turistica attraverso luoghi dello spirito e percorsi a matrice storica e culturale.

Il percorso. È stato studiato dalla guida turistica jerzese, Laura Porcu, e si sviluppa per 21 chilometri: la gran parte non presenta segnaletica né orizzontale né verticale, il tratto di strada risulta sterrato non presentando segni di criticità per quanto concerne la fruibilità del passaggio ai pellegrini. La lunghezza di tappa, la distanza tra un punto attrezzato e un altro isolato, è stato suddiviso in tre segmenti di circa 6,5 chilometri, tale da rendere fruibile il percorso beneficiando del patrimonio naturalistico e monumentale della zona.

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