In breve:

Vendemmia 2018: il saldo è negativo

Vigne

di Claudia Carta.
A voler essere ottimisti è sufficiente confrontare l’attuale annata vitivinicola con quella dello scorso anno: +20%; 560mila ettolitri contro i 466mila del 2017. Ma se poi si scopre che proprio dodici mesi fa la produzione era inferiore del 42% rispetto al 2016 (quando si parlava di 804mila ettolitri), si capisce subito come i motivi per cui stare allegri non siano poi così tanti.
Il primato c’è, eccome, ma è negativo, dal momento che l’Isola si aggiudica la maglia nera come regione con le perdite maggiori nella produzione di vino rispetto alla media degli ultimi cinque anni. A ribadirlo è Coldiretti che riporta le previsioni di Assoenologi.
Fortemente condizionata dalle avverse condizioni climatiche, da un meteo schizofrenico che ha alternato caldo e afa a violenti piogge e grandinate, con tassi di umidità elevati, la raccolta delle uve si preannuncia inferiore del 19% (560 mila ettolitri) rispetto alla media regionale degli ultimi cinque anni (690.000), -7% rispetto agli ultimi 10 anni (604mila), -30% rispetto al 2016 (804mila ettolitri).
«Perdite – sottolineano da Coldiretti – dovute alle straordinarie precipitazioni e grandinate del mese scorso che hanno classificato agosto come il più piovoso da quando si rilevano i dati (1922), che si sommano a una primavera altrettanto piovosa. La lunga umidità, poi, ha favorito la diffusione dei parassiti che solo grazie agli esperti tecnici presenti nelle cantine non sono stati eccessivamente dannosi, dal momento che sarebbero potuti essere molto più cospicui». Oggi è la troppa pioggia, nel 2017 la siccità, il troppo caldo e le gelate di metà aprile, dimezzarono le produzioni rispetto all’anno prima – 42%; -32% agli ultimi cinque e -23% rispetto ai dieci anni precedenti.
Attualmente il quadro risulta particolarmente frammentato: ci sono situazioni al limite e altre in cui non si registrano perdite. La costante, in entrambi i casi, è data dai costi di gestione, molto più alti. «Stiamo monitorando costantemente la situazione – ha spiegato il presidente della cantina sociale Antichi Poderi di Jerzu, Marcello Usala – per rilevare i danni che il maltempo ha causato sul nostro territorio. I fenomeni, infatti, hanno interessato a macchia di leopardo tutti gli areali: ci sono zone maggiormente colpite, altre meno, altre nelle quali addirittura le uve sono in ottime condizioni. Il viticultore, inoltre, è stato molto accorto e abile nel mettere a punto tutti quei sistemi per proteggere e salvaguardare le uve che saranno in questi giorni oggetto di conferimento. Gioca a nostro favore – ha proseguito Usala – il fatto che già da qualche settimana il bel tempo ha permesso alla curva di maturazione di raggiungere il suo completamento e di conseguenza al grado zucchero di innalzarsi. Certo è che, a fronte di due annate veramente complesse, la speranza è quella che per il prossimo anno possiamo commentare numeri e qualità infinitamente migliori».
Obiettivo qualità anche per le altre aziende del territorio: «I nostri tecnici – ha commentato dalle colonne de L’Unione Antonio Lara, presidente della cantina sociale Ogliastra di Tortolì – hanno rilevato grappoli pieni e una curva di maturazione che prelude a una buona qualità delle uve». Gli fa eco Mario Mereu, cantine Perda Rubia di Cardedu: «La qualità delle uve è decisamente ottima. Di contro, lamentiamo un calo della produzione a causa dei danni provocati da peronospora e oidio».
Non resta che aspettare. Magari davanti a un buon bicchiere di vino.

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