Triei dedica la biblioteca a Olga Corrias
di Francesco Manca.
Dallo scorso agosto la biblioteca comunale di Triei porta il nome di Olga Corrias, la ricercatrice scomparsa due anni fa, a soli 43 anni. Un’eccellenza sarda nel mondo, rimasta nel cuore di chi l’ha conosciuta come un esempio di amore per la vita in tutti i suoi aspetti.
L’idea di dedicare a lei la biblioteca è nata poco dopo la sua scomparsa tra i fedales che con lei avevano condiviso l’adolescenza, vivendo momenti di crescita proprio in quella che sarebbe diventata la biblioteca e che allora si chiamava “sala di lettura”. La proposta è stata accolta con entusiasmo dall’amministrazione comunale guidata da Anna Assunta Chironi e, dopo poco più di un anno, il progetto si è concretizzato. Il 17 agosto, la sindaca ha scoperto la targa con il nome di Olga Corrias, dopo aver ricordato la brillante ricercatrice e il suo attaccamento al paese, sempre presente anche anni dopo averlo lasciato per seguire i suoi sogni, prima in Italia e poi negli Stati Uniti per amore del marito Matt Hancock, presente all’inaugurazione con la figlia Emilia e il figlio Bruce, ai quali la vicesindaca Tiziana Murru ha letto una lettera accorata e piena di speranza.
A Olga è stato dedicato anche un ritratto, opera di Serenella Randazzo e Alessandro Chironi, corredato dalle sue parole, destinate al marito: «Non essere triste, abbiamo tante cose di cui essere felici. Io sono felice».
Tutta la comunità era presente all’evento. A ricordare l’amica sono state le sue coetanee – Maria Francesca Murru, Luisa Murru, Barbara Frailis – che ne hanno elogiato il carattere aperto e il desiderio di conoscenza.
Nel 2016 Fabiana Carta intervistò Olga Corrias per L’Ogliastra. In quell’articolo scriveva: «Questa è la storia di un cervello in fuga un po’ diversa dal solito». Diversa perché Olga non era affatto un cervello in fuga, come ha sottolineato la presidente dell’associazione Voltalacarta, Loredana Rosa, che ha coordinato il convegno. «Olga aveva una forte autodeterminazione e ha scelto la sua strada non come fuga ma come apertura, ha scelto di andar via per crescere senza mai rinnegare il luogo d’origine: è stata una costruttrice di ponti». Loredana Rosa ha anche posto l’accento sulla toponomastica femminile. «Con questa intitolazione, la biblioteca di Triei è la quarta in Ogliastra, su ventidue, a essere dedicata a donne».
Lo scrittore Giacomo Mameli ha messo Olga Corrias tra le eccellenze sarde e ha ricordato come le donne siano più attente alla cultura rispetto agli uomini: «Non solo ci sono più laureate, ma se guardiamo agli eventi culturali scopriamo che l’87 per cento sono organizzati e fruiti da donne».
Olga era anche una paladina delle pari opportunità. Per questo, nella biblioteca sarà presto inaugurata una sezione dedicata agli studi di genere.
Tanti i momenti toccanti: i commenti amorevoli di Emilia e Bruce nel vedere sullo schermo le foto della loro mamma; la meravigliosa versione di Non potho reposare intonata “a cappella” dalla cantante Manuela Mameli; il saluto finale di Matt che ha parlato di gratitudine per la sua vita con Olga, e per la comunità trieddina che si è stretta intorno alla famiglia: «Guardandovi, posso dire quando e dove ho conosciuto ognuno di voi. Ha detto bene Loredana: Olga è stata una costruttrice di ponti, l’ha fatto nel lavoro, nella famiglia e nei legami con la sua comunità». E ha concluso riprendendo le ultime parole di Olga: «Io sono felice. Grazie Triei».
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