In breve:

The wind of change

cambiamento

di Claudia Carta.
Il vento del cambiamento. Le note di un brano celebre degli Scorpions – terzo singolo del loro undicesimo album, Crazy World, uscito il 6 novembre del 1990 – se da un lato mi fanno tornarea quegli anni indimenticabili per noi appena adolescenti, dall’altro ispirano un po’ il senso e la bellezza del nuovo che avanza e che oggi voglio condividere con voi, cari lettori, piccoli e grandi.

Il numero che avete tra le mani è un numero monografico, dedicato quasi interamente ai dieci anni de L’Ogliastra nel suo format di mensile diocesano.

È nuovo. Cambia la testata, cambiano caratteri, struttura e impaginazione. Si arricchisce di contenuti e di rubriche. Si rinnova nei colori, nella suddivisione dei temi trattati e nei nomi stessi delle sezioni. Cambia – nel senso che si amplia e si arricchisce di contributi, idee ed energie – la redazione: ringrazio e incoraggio a un nuovo slancio e nuova passione i compagni di sempre – don Filippo Corrias, Augusta Cabras e Fabiana Carta – e saluto con voi, gioendo del loro servizio e impegno, don Antonio Carta, Anna Piras, Gian Luisa Carracoi, Maria Franca Campus e Rosanna Agnese Mesina. Insieme per ripartire e scrivere un’altra pagina di questa storia, gloriosa e affascinante, lunga 45 anni, fatta a ben guardare, di continui cambiamenti, di pause e riprese, di storie, avvenimenti, persone e territori.

Il pensiero e la mia profonda gratitudine vanno al mio Vescovo per la fiducia e la stima che non manca mai di manifestare. A Tonino Loddo che nel gennaio 2015, su impulso e incoraggiamento proprio del vescovo Antonello, ha dato avvio all’avventura de L’Ogliastra come mensile, e che tanto mi ha insegnato e donato della sua grande esperienza. Ad Aurelio Candido, grafico di incredibile caratura umana e professionale, anima del cambiamento del giornale, ieri come oggi, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile. A Pietro Basoccu, molto più di un fotografo, capace di rendere con l’immagine in modo singolare e mai banale, l’essenza e la grandezza di persone, luoghi e fatti.

Grazie a voi, lettori carissimi, che ci aspettate, ci leggete, ci incoraggiate e sostenete. L’invito è quello di amare questa rivista nella misura in cui riesce a portare tra le vostre mani la speranza e la luce che abita le sue pagine, parlando di ciò che accade intorno a noi, dei problemi e delle opportunità, delle fatiche e delle potenzialità che tutte le nostre comunità hanno e che dobbiamo far fruttare. Solo insieme si può cambiare. E solo insieme possiamo ancora cantare: «Portami nella magia di questo attimo, in una notte fantastica dove i bambini di domani sognano nel vento del cambiamento».

 

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