Seconda ondata Covid: “Dovevamo preparaci prima”
di Aurelia Orecchioni.
Lo scorso 9 novembre lo storico colosso farmaceutico Pfizer e il suo partner tedesco BioNTech hanno reso una dichiarazione di caratura mondiale su quella che potrebbe diventare una svolta cruciale nella lotta alla pandemia: il loro vaccino sperimentale, somministrato in due dosi e nella fase finale degli studi clinici, ha mostrato sulla base di dati preliminari un’efficacia superiore al 90% contro il Covid-19. Risultati che, se confermati nel tempo, consentiranno alle imprese di chiedere un via libero straordinario per il vaccino alla authority Usa forse già entro la fine del mese.
Una notizia che dà speranza e che permette di guardare ai prossimi, difficili, mesi invernali con un pizzico di fiducia in più, nonostante la situazione sia tutt’altro che rosea.
Abbiamo fatto il punto con il segretario provinciale Uil-Fpl Ogliastra, Aurelia Orecchioni, cercando di capire con lei le principali differenze rispetto al periodo di inizio pandemia (marzo/aprile), quelle che sono le attuali criticità – compreso il grosso problema relativo alle visite e ai controlli ambulatoriali annullati –, le prospettive per i mesi futuri, con un occhio di riguardo alle persone più fragili ed esposte, come gli anziani delle nostre comunità, in particolare quelli ospitati nelle strutture assistenziali a cui è preclusa la visita di parenti e amici.
Il Covid-19 ha modificato profondamente il nostro modo di vivere e di relazionarci con le persone, soprattutto con gli amici e i parenti.
La differenza tra marzo e oggi forse è la paura, paura perché a marzo-aprile in Ogliastra avevamo pochissimi casi, adesso invece il virus è arrivato in modo prorompente, i casi, purtroppo, sono sempre in aumento e mai come oggi, noi operatori sanitari, siamo in prima linea, spaventati e preoccupati, non solo per noi ma anche per i nostri cari.
Dovevamo prepararci prima, andando a potenziare da subito le unità Usca e l’Igiene Pubblica per riuscire a tracciare i positivi e i contatti; dovevamo pensare da subito a rafforzare il nostro Laboratorio Analisi in modo da processare in autonomia i tamponi senza doverli portare in altre sedi, Nuoro o Cagliari che fosse, e comunque prevedere che l’Ogliastra non sarebbe rimasta immune da questa pandemia.
Si sta cercando il più possibile di recuperare le visite rinviate a marzo-aprile e le ulteriori prenotazioni, con non poche difficoltà e con grande lavoro e impegno. Non è facile, inoltre, per gli utenti prenotare le visite tramite un messaggio al telefonino e non tutti hanno un livello di approccio agli strumenti tecnologici ottimale, basti pensare alle persone di una certa età e agli anziani, ma non solo.
Questa pandemia ha fatto emergere la fragilità proprio delle persone più avanti negli anni, che se sfortunatamente sono ricoverati in ospedale o nelle strutture private, non possono vedere i loro familiari, cosa per loro difficile da capire e accettare: non possono avere nessun contatto affettivo, anche se a sopperire ci sono gli operatori sanitari, ma non basta. Gli anziani, mai come in questo momento, vanno tutelati e protetti, quindi tutte le raccomandazioni che ci vengono date devono essere rispettate.
Noi sanitari ogni giorno con tenacia, nonostante l’inquietudine, stiamo dando il massimo per fornire le cure necessarie, temendo che il sistema sanitario non possa reggere. Con l’arrivo della stagione invernale e dell’influenza servirà un ulteriore sforzo e un aiuto da parte di tutti rispettando le regole: mascherina, distanziamento, lavaggio delle mani.
Solo cosi riusciremo a sconfiggere il Covid 19.
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