Prove tecniche di futuro
di Lucia Nieddu.
É ormai tempo di decidere. Sì, decidere. Quale indirizzo universitario scegliere o, più in generale, cosa fare dopo la scuola.Una scelta spesso condizionata dal percorso di studi intrapreso e dalla necessità di ricercare una stabile occupazione per il futuro. Ecco perché, ogni anno, gli studenti delle classi 4° e 5° della Sardegna hanno la possibilità di recarsi presso gli atenei delle università di Cagliari e Sassari per ricevere spunti, indicazioni e consigli sulle possibilità che il territorio regionale offre loro: assistono a vere e proprie lezioni universitarie, prendono parte attivamente a laboratori scientifici di fisica, chimica, matematica e geologia, ma ricevono anche informazioni sulla possibilità di accedere ai vari comparti delle forze armate presenti (Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia, Guardia costiera, Esercito e tanti altri). Non manca, poi, un confronto con gli studenti già iscritti ai vari corsi di laurea disponibili, i quali offrono un prezioso aiuto ai loro futuri colleghi sulle attività e sul funzionamento dei corsi di studio.
Fra progetti, desideri, ambizioni raccolte dagli studenti frequentanti gli ultimi anni dell’IIS Leonardo da Vinci di Lanusei, sono emerse diverse attitudini.
Quanto spaziano gli interessi della 5° Classico! L’intera classe intende proseguire gli studi all’università, essendo infatti orientati tutti o verso facoltà scientifiche, come Medicina e Chirurgia e Informatica, o verso facoltà umanistiche, come Lingue, Psicologia, Scienze dell’Educazione, Sociologia, Logopedia e Teologia. La propensione verso materie scientifiche, in un indirizzo classico, non deve assolutamente stupire, infatti è risaputo che lo studio della lingua greca e latina sia più che formativo per la creazione di una mente analitica e schematica, capace, per l’appunto, di confrontarsi con la realtà in una maniera scientifica.
Le studentesse del liceo pedagogico, invece, unite e soddisfatte del loro percorso di studi, ci parlano del loro futuro con piacere, coerenti nella scelta delle facoltà universitarie, seguendo il filo conduttore delle materie umanistiche già abbracciate in questi cinque anni di scuola superiore, puntando a iscriversi a corsi quali Sociologia, Pedagogia, Antropologia e Psicologia. Gli indirizzi universitari più ambiti si rivelano essere scienze dell’educazione, scienze della formazione primaria e secondaria e psicologia. Solo alcune si distinguono per la volontà di optare per “professioni sanitarie”.
Non troviamo la stessa omogeneità di scelta nell’ultimo anno del liceo linguistico. Alcuni di loro infatti scelgono di allontanarsi dalle materie che hanno trattato in questi anni e sono orientati verso settori che vanno dal campo umanistico (Lettere e di Scienze dell’educazione), alle facoltà scientifiche (Medicina e Professioni sanitarie). Non mancano naturalmente appassionati delle lingue straniere moderne, i quali prospettano il proseguimento degli studi in facoltà europee, avvantaggiati dal loro percorso liceale, ritenendo di avere maggiori possibilità lavorative.
Spostandoci allo Scientifico, tendenzialmente, la maggior parte degli studenti della 5°B intende proseguire con gli studi universitari (15 alunni su 23) sia in Italia sia all’estero. Una delle mete più gettonate è il centro universitario di Milano. Prevale l’interesse per le materie scientifiche, Veterinaria e in particolar modo Medicina e Chirurgia; non manca un coinvolgimento, seppur minore, per le materie umanistiche (Lettere). La restante parte degli studenti vorrebbe, invece, mettersi subito in cerca di un lavoro dopo il diploma.
Altri, come la 5°A sempre a indirizzo scientifico, hanno degli interessi in comune con le altre classi già menzionate. La maggior parte è orientata al proseguimento degli studi, molti dei quali riguardano l’ambito scientifico. Tra le facoltà più gettonate troviamo Ingegneria meccanica, Informatica, Medicina e Chirurgia. Non mancano studenti che sono comunque interessati a frequentare facoltà umanistiche, come Psicologia, mentre altri, invece, puntano sulle accademie militari.
Idee sostanzialmente chiare anche per i ragazzi della 4° Classico, nonostante ci sia ancora tempo per pensarci. La maggioranza della classe ha intenzione di continuare il percorso di studi sia in Sardegna sia in altre regioni italiane, anche se non mancano studenti già orientati verso precise occupazioni lavorative. Ambiti del sapere abbastanza diversificati ed eterogenei: hanno sviluppato, infatti, una sensibilità particolare sia per discipline più analitiche e scientifiche, sia per indirizzi finalizzati allo sviluppo culturale umanistico.
In generale, sorprende che, in una regione come la nostra, con uno dei più alti tassi di dispersione scolastica d’Italia, i pochi studenti che hanno deciso di continuare il percorso delle scuole superiori, siano, per la maggior parte, intenzionati frequentare i corsi universitari. Allo stesso modo, molti sono indirizzati verso studi specifici, più per accrescere il loro curriculum e conseguire titoli professionali piuttosto che seguire le loro personali passioni e ambizioni.
In un mondo ormai incentrato sull’utilitarismo, il perseguire le proprie aspirazioni e i propri sogni diventa sempre più difficile; a meno che non si abbia la fortuna di aspirare a occupazioni, anche rimunerativamente sicure, oltre che stimolanti, molti giovani studenti vedono, purtroppo, come un’utopia l’ottenere il lavoro dei propri sogni. Nei limiti del possibile, sarebbe invece auspicabile che gli alunni scegliessero, oltre che rispondendo alle esigenze del mercato del lavoro, anche seguendo ciò che realmente vorrebbero fare. Per fare ciò, sia ben chiaro, non è necessario proseguire obbligatoriamente gli studi, l’importante è che ogni studente si senta realizzato nel poter assicurarsi un futuro con le proprie forze, anche dandosi subito da fare e cercandosi un lavoro dopo il diploma. Il fine della scuola è, e dovrebbe sempre essere, quello di formare giovani menti, che, in un domani non tanto lontano, siano linfa vitale della società.
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