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Parroci webmaster ai tempi di Covid-19

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di Giampaolo Matta.

L’evangelizzazione passa dalla Rete e corre sui social. E i sacerdoti non si fanno trovare impreparati

Non v’è dubbio che la Quaresima di quest’anno sia molto particolare. La sospensione da tutto e da tutti, porta anche noi cristiani a pensare che ci manchi il terreno sotto i piedi. Ma è davvero così?
Certamente, anche noi parroci ci siamo reinventati il modo di essere Chiesa, costruendo nuovi canali di evangelizzazione utili e adatti alla situazione contingente. Ci siamo alleati con la tecnologia, se non lo avevamo già fatto. Facebook, YouTube, siti Internet delle parrocchie, Whatsapp sono le piattaforme per eccellenza che consentono di rimanere in comunione spirituale con i fedeli.
La necessità di questo momento, insomma, ci dà modo di essere più autentici con Dio e con i fratelli nella comunità, anche attraverso la tecnologia.
Ho deciso, così, di riorganizzare meglio la pagina Fb della Parrocchia, che oggi è diventata strumento e principale canale di evangelizzazione parrocchiale: in essa vengono pubblicati dei video dove curo un saluto e una breve meditazione sul Vangelo domenicale, oppure si inseriscono alcuni filmati di preghiera, comunicazioni su preghiera e catechesi trasmessi dalle emittenti televisive (in particolare Tv 2000), istruzioni su come mettersi alla presenza di Dio con l’utilizzo di questi strumenti, condivisione di momenti di spiritualità proposti da Papa Francesco e dalla Diocesi di Lanusei.
Personalmente, ritengo che per seguire la santa Messa, il Rosario e altre preghiere, sia preferibile utilizzare la Tv – che propone dei programmi davvero ben fatti –, decidendo di fermarsi e di spegnere anche il telefono. Questo perché Facebook spesso induce alla tentazione di far scorrere post e video uno dietro l’altro, senza dedicare il tempo necessario alle cose di valore.
Altro strumento non meno importante è la messaggistica istantanea di Whatsapp, sia per i contatti diretti con le singole persone che attraverso i “gruppi” con i quali si raggiungono particolari categorie di collaboratori, come ad esempio coro e catechisti. In tal modo, oltre a mantenere dialogo di amicizia, si cerca di mantenere anche le attività, facendo le prove di canto, per esempio, perché il sorriso non manchi! Con il gruppo dei catechisti vi è una più ampia condivisione dell’attività parrocchiale: vi è scambio di opinioni e di modalità di lavoro dei singoli catechisti, i quali proseguono la proposta formativa e mantengono i contatti con i bambini. Recentemente, si è proposta un’attività quaresimale che potesse suscitare la curiosità dei più piccoli, spiegandone i significati: realizzare in ogni casa i tradizionali nenniris che il Giovedì Santo si portano in chiesa, o anche eseguire la lavorazione delle palme. Si indica, inoltre, la proposta di formazione catechistica trasmessa da Tv 2000. Molti genitori hanno accolto il tutto con entusiasmo e i bambini si divertono attraverso queste piccole gocce di spiritualità.
L’Azione Cattolica, infine, mantiene i contatti e prosegue la proposta formativa e di preghiera sia per gli adulti che per i ragazzi, grazie a responsabili ed educatori di settore.
Termino con una nota di rilievo a livello diocesano: il vescovo ha deciso di mantenere, sia pur a distanza, l’appuntamento del ritiro mensile del clero, inviandoci proprio su whatsapp una bellissima meditazione in file audio, che tutti i sacerdoti del clero ogliastrino e nuorese hanno ascoltato nello stesso giorno e alla stessa ora davanti a Gesù Eucaristia esposto sull’altare delle proprie chiese: momento di intensa spiritualità e comunione tra i due presbitèri diocesani e il vescovo.

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