In breve:

L’ordinazione di don Marco Congiu

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di Federico Murtas

Per la gioia della nostra chiesa locale, per la gioia del Vescovo, del presbiterio diocesano, del parroco, della comunità parrocchiale di Arbatax, il 27 settembre, don Marco Congiu è divenuto presbitero. Durante l’omelia il vescovo, riferendosi alle Letture della XXVI domenica, ha detto – tra l’altro – a don Marco: «Anche tu entri oggi tra coloro che Dio ha designato per servire il suo popolo; anche tu sarai costituito maestro nella fede e annunziatore del Vangelo; anche tu, mediante l’imposizione delle mie mani e la preghiera consacratoria, riceverei la grazia dello Spirito santo che ti conformerà a Cristo buon pastore; ma – ti prego – non considerarlo un monopolio: non avere per questo pretese di dominio e di potere; non chiuderti in una concezione elitaria e di identità chiusa; non stabilire chi può accedere al bene che è Gesù e chi no; non avere una mentalità settaria, che è un peccato contro lo Spirito; non cadere in un moralismo senza Vangelo; non pensare di avere l’esclusiva su tutti i valori e su tutta la salvezza. Sappi piuttosto meravigliarti di tutto ciò che di bello il Signore manifesta dentro e attorno a te, dei germi di bene, bontà, verità e giustizia che sono seminati anche fuori dal nostro campo».
Il vescovo ha anche augurato a don Marco che possa imparare a stare con i giovani, perché sono loro la speranza della Chiesa, aggiungendo che la missione sacerdotale non è una facile missione in questo tempo ed invitandolo a non scoraggiarsi, ma a confidare sempre e solo in Cristo sommo ed eterno sacerdote, e a conclusione dell’ omelia il vescovo ha letto le bellissime parole del Santo Curato d’Ars che esortano l’anima di ognuno di noi a lavorare e a legarsi fedelmente nel Signore. Durante il rito di consacrazione l’emozione e la gioia di don Marco erano molto simili all’emozione del vescovo che per la prima volta ordinava un presbitero. I presenti nonostante la pioggia non hanno ceduto un momento all’attenzione rivolta a quello che succedeva in quel presbiterio allestito nella piazza antistante la chiesa per questa importante celebrazione che tutti aspettavano da tempo per il figlio di questa comunità che ha scelto una strada cosi bella ma altrettanto impegnativa.

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