La crisi infinita dell’aeroporto
Tortolì. L’11 aprile si è tenuta una manifestazione per chiedere la riapertura dell’aeroporto di Tortolì-Arbatax. Le rappresentanze degli imprenditori ogliastrini e le associazioni di categoria più importanti hanno chiesto a gran voce la riapertura dello scalo ormai chiuso dal 2011.
Del problema si soono occupati anche il presidente della Giunta Pigliaru in visita in Ogliastra venerdì 23 aprile. Ma l’Assessore ai trasporti non ha fugato, per ora, i dubbi sul futuro dell’aeroporto che si va sempre più colorando di nero. Tramontata l’ipotesi di ottenere dalla Regione i finanziamenti necessari per evitare il fallimento della società Aliarbatax, proprietaria dello scalo (“Si tratta di un aeroporto privato”, ha precisato l’assessore Deiana), rimane però in piedi la volontà di tutto il sistema produttivo costiero di attivarsi perché lo scalo possa essere riavviato in funzione turistica, quantomeno con i voli charter. Come si ricorderà, la società è interessata da una procedura fallimentare avviata dal tribunale di Lanusei, a seguito dei debiti contratti dieci anni fa con le banche per l’acquisto della pista dal gruppo Mazzella. È ovvio, che evitare il fallimento di Aliarbatax diventa preliminare rispetto a qualsiasi programma di riapertura dello scalo.
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