Il Convegno Ecclesiale diocesano
Si terrà il 19 settembre a Tortolì il Convegno Ecclesiale Diocesano. Una nota di Carlo di Cicco sul suo rapporto con il cammino della Chiesa universale.
Il Convegno Ecclesiale diocesano
alla luce del cammino della Chiesa universale
di Carlo Di Cicco
Gesù e la Chiesa sono tornati al centro dell’attenzione nelle comunità cristiane. La forte spinta al rinnovamento spirituale per ridare efficacia alla testimonianza dei credenti avviata con il concilio Vaticano II, con Benedetto XVI e Francesco ha registrato un’impennata. A Gesù, Benedetto XVI rompendo una consuetudine ha dedicato tre volumi firmati come teologo anziché come papa, mettendo in circolo la possibilità di un dibattito ampio e aperto sul nodo cruciale della fede cristiana quale è stato fin dall’inizio della Chiesa la figura di Gesù di Nazaret. E poi, nel suo magistero petrino ha insistito nel parlare di un Dio vicino all’uomo e alle sue vicissitudini, un Dio amore. Tanto ne ha parlato con convinzione che ha terminato il suo pontificato con un gesto squisitamente evangelico, coerente con l’immagine di servizio con cui si era presentato alla sua elezione: semplice operaio nella vigna del Signore, avendo fatto tutto il possibile e sentendosi mancare le forze si ritirava dal ruolo di guida senza abbandonare la vigna. Francesco in piena armonia spirituale con papa Ratzinger non si è mai stancato di presentare la figura di Gesù come amico e maestro misericordioso, punto di riferimento centrale dell’annuncio del Vangelo alle donne e agli uomini del nostro tempo. Misericordia che richiede uno stile di vita più giusto e umano solidarizzando con i poveri e i deboli, parte costitutiva, speciale e non marginale della Chiesa.
La Chiesa dunque, come popolo di Dio, invitata a confrontarsi nuovamente con la sua ragione di esistere per adeguarsi allo stile di Dio nel suo parlare e servire tutti i popoli della terra e tutte le condizioni sociali, a partire da quelle più bisognose di aiuto e di giustizia.
Il tema del primo convegno diocesano indetto dal vescovo Antonello Mura si inserisce perfettamente in questo percorso della Chiesa universale. “Lo stile di Gesù per una Chiesa accogliente e solidale” – tema del convegno – riassume il senso di laboratorio pastorale della Chiesa conciliare per un mondo nuovo, in cammino ormai da 50 anni e coglie la preoccupazione centrale degli ultimi pontefici.
L’invito del vescovo al cardinale Tarcisio Bertone a prendere la parola nel convegno è maturato dall’obbiettivo di avere un testimone autorevole e di prima mano del vento nuovo che sta soffiando nella Chiesa. Nessuno meglio del porporato salesiano che è stato segretario di Stato di Benedetto XVI e di Francesco nei mesi iniziali del pontificato potrebbe raccontare il senso del passaggio del testimone da Benedetto a Francesco e aiutare a cogliere gli aspetti di continuità sostanziale e le particolarità specifiche della Chiesa al tempo di Benedetto e al di Francesco. Polemiche di vario genere e non di rado fuorvianti rimbalzate sui media hanno contribuito piuttosto a confondere il valore degli eventi accaduti anziché aiutare a leggere il soffio dello Spirito che non manca mai alla Chiesa di Gesù anche nei momenti più difficili e controversi.
Notizie e interpretazioni fondate di prima mano aiuteranno la comunità diocesana a entrare con più convinzione entro il solco del concilio nel quale occorre continuare la semina.
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