In breve:

I lavori del futuro ai tempi dell’Intelligenza Artificiale

Robot

di Michele Muggianu.

Viviamo in un mondo dove ci sono nuove opportunità: o si colgono o si resta indietro

Il percorso. Mentre scrivo queste righe, la Cisl è impegnata nel percorso congressuale che a livello territoriale culminerà con il congresso confederale previsto il prossimo 11 aprile. Un percorso fatto di ascolto, analisi, idee e progettualità, aspetti fondamentali per un sindacato popolare e riformista che intende assumersi le sue responsabilità e raccogliere i frutti dell’impegno. Un percorso che si colloca in un momento storico che è, al tempo stesso, di paura (lo testimoniano tutte le elezioni democratiche recenti) e di grande rapidità socio-economica (tutto evolve molto velocemente). Tempi che richiedono la capacità di saper prendere il treno del cambiamento, con una buona dose di ottimismo e di fiducia. D’altronde nessuno salirebbe su un treno con un pilota depresso; è necessario, quindi, alimentare la speranza.

L’Italia, e la Sardegna con lei, devono imparare anche dall’esperienza di Paesi che hanno sfide simili alle nostre e quasi tutte stanno riformando, ad esempio, sanità e istruzione, studiando modi per modernizzare le proprie infrastrutture e sfruttare al meglio la necessaria collaborazione tra pubblico e privato. Per fare questo occorrono le menti migliori.

Nel mondo. Gli esempi di chi ce l’ha fatta non mancano: la Corea del Sud negli anni sessanta aveva il Pil (Prodotto Interno Lordo) della Sierra Leone, oggi è un Paese di giganti manifatturieri; gli Emirati Arabi Uniti erano un petro-stato (stato fornitore di petrolio in ambito internazionale), oggi rappresentano uno dei Paesi più importanti nel campo dell’intelligenza artificiale; Singapore importava capitale umano e oggi lo esporta, aveva pianificato di diventare il primo polo farmaceutico in Asia e oggi lo è.

Se i governi di questi Paesi non avessero avuto la capacità di pensare al futuro e leader adeguati, sarebbero rimasti al punto di partenza. La qualità del pensiero dipende dalla qualità dei pensatori, è tutta una questione di persone. E nessuna persona, da sola, può realizzare i cambiamenti di cui un Paese necessita. La politica discute troppo di scandali e pettegolezzi e poco delle soluzioni a lungo termine. Occorre una strategia che abbia chiarezza di pensiero, coerenza, coesione e visione. Avere una strategia non garantisce il successo, ma non averla garantisce il fallimento.

In un mondo come il nostro che cambia in fretta, l’inattività politica non è un opzione. Fino a qualche anno fa i social non esistevano, Internet era adolescente e Amazon era poco più che una libreria online. Di Netflix non si sapeva nulla, l’intelligenza artificiale non era una rivoluzione in corso, il cambiamento climatico era oggetto di controversie, la Cina era una nazione in via di sviluppo, l’India era terzo mondo. All’inizio del millennio, tra le dieci aziende prime al mondo per capitalizzazione di mercato c’erano ancora Nokia, Cisco e Walmart. Oggi di quelle dieci ne è rimasta una soltanto, Microsoft.

Le sfide. Viviamo in un mondo dove ci sono nuove opportunità, o si colgono o si resta indietro. La rivoluzione tecnologica, correttamente governata, apre scenari interessanti in campo sanitario (diagnostica e terapia, con l’IA che sarà anche in grado di prevenire le malattie e rendere possibili consulti medici e interventi in aree isolate) e culturale. È chiaro che occorre un capitale umano competitivo per avere un buon orizzonte a lungo termine. Progresso e crescita economica non sono mai frutto del caso e gli investimenti si attraggono in Paesi stabili e prevedibili. Così come chi ambisce al successo nel XXI secolo deve avere Università di livello internazionale.

C’è poi il tema delle infrastrutture digitali e gli Stati dovranno dialogare con i giganti del settore: Apple ha una capitalizzazione di mercato pari al Pil della Francia; Amazon ha speso nel 2024 in ricerca e sviluppo quattro volte quello che ha speso nello stesso anno il Regno Unito; Microsoft ha investito nel 2024 dieci miliardi di dollari in ChatGpt (somma superiore al budget speso in ricerca e sviluppo da tutte le nazioni europee, Germania esclusa).

Quanto all’energia, tutte le società petrolifere e di gas del mondo stanno ripensando il proprio futuro per trasformarsi in società energetiche a tutto campo. Tesla, ad esempio, è la prima società del settore auto al mondo per capitalizzazione di mercato, produce anche batterie e ha i robot più innovativi ed efficienti, tanto che ha anche riprogettato i materiali con cui si fanno le vetture; SpaceX ha costruito i razzi più efficienti di tutti, meglio della NASA, e oggi in Africa, grazie a SpaceX e Starlink la connessione è dovunque e non via cavo.

Le nuove professioni. Il lavoro che vogliamo per il nostro futuro dovrà tenere conto di quello che accade nel mondo. E sarà necessario investire nella formazione continua delle persone per garantirne l’occupabilità. Anche su questo aspetto, siamo in campo con la nostra agenzia formativa, lo Ial. Non ci sarà più spazio per un conservatorismo sindacale di stampo novecentesco. La Cisl sta dimostrando di essere un sindacato di proposta, riformista e responsabile. Lo dimostrano gli ultimi avvenimenti politici e l’imminente approvazione alle Camere della proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione che comporterà nuove responsabilità sindacali, una matura visione dei rapporti tra progresso economico e progresso sociale per conseguire l’innalzamento del tenore di vita dei lavoratori e una maggiore influenza delle organizzazioni sindacali nelle sedi imprenditoriali e politiche. La proposta di legge di iniziativa popolare attua finalmente l’articolo 46 della nostra Costituzione e la Cisl ha raccolto quasi 400mila firme su di essa, di cui oltre mille in Ogliastra. Il sogno di uomini come Giulio Pastore e Mario Romani andrà a concretizzarsi, grazie al lavoro incessante del nostro ex segretario generale Luigi Sbarra e dell’attuale segretaria generale, Daniela Fumarola. La Cisl è ben intenzionata a essere in campo su tutti i temi territoriali e nazionali con la stessa forza e determinazione che l’hanno sempre contraddistinta.

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