In breve:

Giovani, lavoro, agricoltura

Settimane sociali lavoro 2017-9

di Luisanna Usai.
Si è parlato di giovani, lavoro e agricoltura al seminario di preparazione alla Settimana sociale 2017, affidato alle diocesi di Oristano e di Ales-Terralba che si è svolto a Oristano il 18 marzo.. Le due diocesi, che insistono su territori a vocazione eminentemente agricola, e che risentono di attuali, innegabili criticità, erano chiamate a partecipare al percorso di avvicinamento a tappe all’appuntamento di ottobre con un confronto realistico, con una raccolta di lettura dell’esistente e con proposte di condivisione di esperienze e progetti. A coordinare gli interventi di operatori, studiosi, rappresentanti delle istituzioni, don Giulio Madeddu, direttore della Commissione regionale per la Pastorale sociale e del lavoro .
Il saluto di mons. Arrigo Miglio, presidente della Conferenza Episcopale Sarda e già presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Giornate Sociali, è di augurio che anche questo incontro preparatorio serva alla nostra regione a mettere in moto le sue tante energie, a conoscere buone pratiche, a incoraggiare i sardi a superare gli ostacoli . Nota poi, citando il par. 4 dell’Evangelii Gaudium, che purtroppo l’impegno sociale per il bene comune non è ancora di casa nelle parrocchie, limitato invece agli addetti ai lavori. Ma, ammonisce, le nostre eucarestie non sono complete se non hanno una ricaduta nella società.
L’arcivescovo Mons. Ignazio Sanna, latore di una relazione su realtà e proposte della diocesi di Oristano, saluta l’assemblea augurando un proficuo lavoro.
Numerosi gli interventi dei presenti, che hanno delineato un quadro complesso e variegato della realtà dei territori, in cui l’analisi anche cruda delle criticità non ha però prevalso sulla speranza concreta di sfruttare le molte risorse e occasioni di riscatto dei sardi. Riflessioni, testimonianze e proposte che affrontano il grande tema del lavoro , con le sue difficoltà. Ma è soprattutto il tema della disoccupazione a destare inquietudine, nel segmento più fragile, quello giovanile, che sfiora ormai il 50% , e in alcune zone della diocesi di Ales Terralba arriva al 60%. Occorrono proposte operative, capaci di invertire la rotta e di dare ossigeno e speranza.

(Continua…)

Puoi leggere l’articolo integrale su L’Ogliastra, periodico in abbonamento della Diocesi di Lanusei.

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