In breve:

Genere: Umano. La “Classe Rondine” di Lanusei spicca il volo

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Classe Rondine IV B Scientifico

L’evento realizzato dagli studenti dello Scientifico di Lanusei e condiviso con i ragazzi delle scuole medie di Arzana e Ilbono arriva al termine del progetto vissuto alla Cittadella della Pace di Rondine, borgo medioevale a pochi chilometri di Arezzo (Evento Rondine, Oxfam e Mani Tese)

La IV B del Liceo Scientifico di Lanusei, Classe Rondine, a conclusione di un percorso che l’ha vista protagonista durante l’anno scolastico 2023-2024, ha presentato agli allievi delle scuole medie di Arzana e Ilbono, lo scorso 10 e 11 ottobre, la riflessione su uno dei temi considerati più caldi dell’Agenda 2030, l’obiettivo numero 5, Parità di genere.

L’attività arriva a conclusione di un anno intenso in cui abbiamo approfondito, alla scuola di Rondine/Cittadella della Pace – organizzazione che lavora per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e la diffusione della propria metodologia per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto –, gli aspetti soprattutto relazionali della conoscenza, alla luce del rispetto reciproco e della capacità di trasformare i conflitti e le divergenze come momenti positivi, generativi di qualcosa di buono.

Con il supporto di alcuni docenti e del Dirigente scolastico, noi ragazzi di circa 17 anni abbiamo deciso di presentare il lavoro a ragazzi più piccoli, ma comunque nostri pari, spesso confusi sul proprio stare nel mondo, ma anche molto sensibili a tematiche che li aiutino a vivere insieme tra coetanei, nella scuola e in famiglia.

Ognuno ha curato l’aspetto del problema che lo ha maggiormente colpito, proponendo i suoi pensieri o raccontando storie lette o sentite. Francesca, Simone, Melissa, Lisa, Matteo, Marta, Sofia, Aurora, Gabriella, Mirko, Alessandro, Lorenzo, Iris, Nicola, Antonio, Gabriele, Fabiana e Giorgia, attraverso un filo conduttore condiviso prima insieme, hanno espresso le loro considerazioni sull’argomento iniziando con il presentare l’innovazione didattica legata alla partecipazione al Progetto Rondine che, durante lo scorso anno scolastico, ha permesso loro di cambiare il modo di vivere la scuola e il rapporto con i compagni; una scuola innovativa, non solo concentrata sullo studio delle materie, ma finalizzata alla crescita personale attraverso un metodo basato su valori come la conoscenza di se stessi, il rispetto, la fiducia e, in particolare, la capacità di trasformare il conflitto in qualcosa di generativo e positivo.

Le riflessioni si sono concentrate su alcuni aspetti molto dibattuti in merito al problema della parità di genere: dal catcalling – le cosiddette molestie di strada, si tratta di molestie maschili consistenti nell’espressione verbale e gestuale di apprezzamento di natura sessuale rivolto in modo esplicito, volgare e talvolta minaccioso, a una donna incontrata per strada o in un luogo pubblico –, all’educazione al rispetto della donna; dalla necessità di condividere una maggiore sensibilità nei confronti della parità di genere nelle scuole alla difficoltà di denunciare la violenza di genere, non solo per le ragazze, ma anche per i ragazzi; dalle discriminazioni salariali alla disparità di trattamento nel mondo del lavoro; dalla violenza domestica subita senza reazioni ad alcuni esempi virtuosi in cui le donne hanno avuto il coraggio di farsi aiutare in situazioni di profondo disagio, soprattutto in ambito familiare, dove ci si dovrebbe sentire più protette; dalla disparità di trattamento per i ragazzi e le ragazze nel mondo dello sport ad alcuni esempi di uguaglianza di genere negli sport elettronici; ancora, dalla sessualizzazione del corpo femminile soprattutto nel mondo dello spettacolo al problema dell’educazione nel rapporto tra madri e figli, con un’attenzione particolare alla considerazione che la violenza espressa soprattutto dagli uomini è spesso in qualche modo “giustificata” da un rapporto un po’ distorto delle mamme con i propri figli maschi.

Sono state poi suggerite alcune letture di storie esemplari di ragazze coraggiose che sono riuscite a liberarsi da regimi che le segregavano a un ruolo marginale.

Pur ribadendo alcune differenze imprescindibili tra genere femminile e maschile, la conclusione si è incentrata sul tema del rispetto, inteso non solo come un comportamento, ma come un modo di essere, un’accettazione delle differenze e un ascolto delle opinioni degli altri, di cui è necessario riconoscere il valore, indipendentemente dall’età, dal genere, dalla cultura o da qualsiasi altra caratteristica.

I ragazzi della scuola media hanno espresso i loro pensieri e la loro gratitudine nei confronti dei loro compagni più grandi, nella consapevolezza che deve partire dalle nuove generazioni una nuova educazione, improntata a vero rispetto e uguaglianza attraverso le nostre azioni quotidiane. È assolutamente necessario difendere chi viene trattato ingiustamente, incoraggiare chi si sente escluso o limitato e, soprattutto, riconoscere il diritto di ogni persona a essere se stessa.

Rondine, Cittadella della Pace

Rondine nasce in un borgo medievale toscano a pochi chilometri da Arezzo, in Italia: qui si strutturano i principali progetti di Rondine per l’educazione e la formazione. Un luogo di rigenerazione dell’uomo, perché diventi leader di se stesso e della propria comunità nella ricerca del bene comune. Il progetto che dà origine e ispirazione a Rondine è lo Studentato Internazionale-World House, che accoglie giovani provenienti da Paesi teatro di conflitti armati o post-conflitti e li aiuta a scoprire una persona nel proprio nemico, attraverso il lavoro difficile e sorprendente della convivenza quotidiana. Obiettivo dell’organizzazione è contribuire alla costruzione di un pianeta privo di scontri armati, in cui ogni persona abbia gli strumenti per gestire creativamente i conflitti, in modo positivo.

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