In breve:

Figlie Eucaristiche di Cristo Re: mezzo secolo di servizio a Lanusei

Suore Eucaristiche di Cristo Re

di Anna Maria Piga.
Nell’anno giubilare 2025 le Figlie eucaristiche di Cristo Re il 19 gennaio festeggiano cinquant’anni di permanenza a Lanusei
La fondatrice Madre Bruna Mascia non esitò a fondare in Ogliastra una casa,accogliendo l’invito del vescovo Salvatore Delogu, desideroso di avere in Diocesi delle religiose contemplative, e coerente con i principi che hanno ispirato la sua opera: riparare, ricostruire ed estendere il regno di Dio, mediante l’adorazione e la contemplazione. Certa che con queste premesse attorno al santuario eucaristico sarebbero nate – in comunione con il vescovo e con la comunità parrocchiale – attività a servizio del Regno di Dio.

Il vescovo Delogu non fece mancare proposte di sistemazione logistica: una casa privata al centro del paese; un terreno su cui costruire una casa con annesso oratorio. Ma prevalse la scelta di una struttura, situata nel rione Corosa, incompleta e fatiscente, in cui era possibile utilizzare alcuni ambienti per iniziare l’insediamento del piccolo convento.

Il 19 gennaio del 1975 madre Bruna, accompagnata da quattro giovani suore, sfidò il freddo inverno lanuseino e arrivata nella nuova dimora si rese conto di quanto lavoro fosse necessario per renderla abitabile.

Gli operai e i vicini di casa ricordano sorridendo la fatica e il coraggio delle giovani suore alle prese con insoliti lavori e, non curandosi del pericolo e di essere osservate, salivano sui davanzali delle grandi finestre perché nulla fosse trascurato e tutto fosse ordinato e pulito secondo lo stile che non le ha mai abbandonate. La fatica fu ripagata: lo stabile assunse un aspetto decente e la Madre, prima di partire per Cagliari, si prodigò affinché il vecchio refettorio diventasse la Cappella per accogliere Gesù Sacramentato e iniziare l’adorazione.

Mancava ancora tanto da realizzare perché l’obiettivo che accomunava l’idea del vescovo e il progetto della illustre Superiora era rendere un servizio al territorio. In particolare si pensava a una casa che accogliesse sacerdoti anziani perché avessero una vita dignitosa e fossero una risorsa con la loro assistenza spirituale per tutta la comunità. «Madre Bruna, una persona con un carisma particolare – dice Carmine Arzu, imprenditore lanuseino, convocato anche allora per fare dei lavori –, allegra con un bel sorriso, seria e determinata a portare avanti il progetto che subito aveva condiviso con la Diocesi».

Gli abitanti del rione Corosa accolsero con grande benevolenza le suore che non lesinarono amicizia e, dove serviva, aiuto materiale. «Eravamo poveri – ha detto Angela Mulas –: dillo! Che spesso ci hanno offerto il cibo che non avevamo».

L’adorazione è il momento del riconoscimento della grandezza di Dio in Gesù ed è la piattaforma per organizzare itinerari di vita spirituale e cristiana da portare nelle famiglie e nell’ambiente di lavoro. Le nostre religiose hanno capito bene che, finito il tempo del silenzio, deve iniziare il tempo della profezia. Ormai conoscono le famiglie; la messa domenicale è il punto d’incontro e, in accordo con la parrocchia, inizia la formazione religiosa con il catechismo.

È Bettina Pisano, ora avvocato e consigliere comunale a Lanusei, che racconta quale sia stata la sua formazione e quella di tanti altri giovani grazie all’amicizia con le suore: «Varcare l’ingresso della chiesa di Cristo Re a Lanusei evoca in me serenità, pace e rispetto; nonché sincero affetto nei confronti delle suore che hanno contribuito anche nella maturazione della mia crescita cristiana sin da bambina. Le conosco praticamente da sempre – ricorda –, se considero che la mia età anagrafica è di poco inferiore al loro arrivo a Lanusei».

I ricordi vivi dell’esperienza vissuta e gratificante inducono Bettina a condividerli: «Suor Rita, amorevolissima e paziente, è stata per me e per molti bimbi degli anni Ottanta la catechista per la preparazione al sacramento della Prima Comunione. Suor Giovanna per la Confermazione. Accoglienti e presenti in ogni momento per i giovani del tempo e ancora oggi possiamo dire di aver trascorso meravigliosi momenti insieme.

Fra i tanti, resta indelebile il ricordo di quando andavo con mia madre a cantare per la preparazione alla festa di Cisto Re. Ogni sera, dopo le 20, ci si incontrava adulte e giovani a preparare il grande giorno. Per noi era così! Momenti di vera emozione».

Anche se l’idea iniziale di madre Bruna non si è realizzata perfettamente, le suore offrono ora più che mai un servizio prezioso alla comunità, Bettina ne è convinta: «Sono pilastro di vera umanità anche nella cura e nell’accoglienza amorevole delle donne anziane, ricoverate presso la loro casa. Di riflesso sono il conforto dei loro familiari che possono poter contare sulla sicurezza delle persone affidate. Accoglienza, ascolto e sorriso sono trinomio perfetto in ogni circostanza. Rappresentano un grande punto di riferimento per la comunità di Lanusei, per tutta l’Ogliastra e non solo».

Come Bettina, gli abitanti del rione – che ha ospitato la casa diventata nel tempo uno stabile di notevole pregio, grazie agli interventi appropriati – frequentano assiduamente gli eventi religiosi e considerano suor Angela, Suor Rita e Suor Elisabetta amiche di famiglia. Associazioni e movimenti trovano accoglienza per le riunioni e spesso chiedono ospitalità per gli esperti che vengono da lontano. I gruppi biblici hanno trovato il luogo ideale per leggere e commentare la Bibbia.

L’ampio e curatissimo giardino, oltre a essere luogo di conforto nella calura per le ospiti del pensionato, ospita una Via Crucis preziosa non solo per il tema, ma anche per la fattura e per la possibilità che dà ai giovani e ai bambini di seguire in Quaresima il pio esercizio in un ambiente accogliente.

A distanza di 50 anni la comunità di Lanusei e dell’Ogliastra non può che essere riconoscente a Madre Bruna Maxia e al vescovo Mons. Salvatore Delogu, illuminati fautori di un opera, oggi indispensabile, che il 16 marzo 1980 ebbe, da parte del Papa Giovanni Paolo II, la firma della pergamena per la posa della prima pietra.

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