Disparità di genere: servono educazione e condivisione
Per celebrare il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile sulle donne, l’associazione lanuseina Voltalacarta ha organizzato un importante convegno dal titolo “Insieme si fa la differenza. Farsi comunità contro le discriminazioni di genere”, che si è tenuto nell’aula consiliare del Comune di Lanusei, gremita da un folto e attento pubblico.
L’associazione, presieduta da Loredana Rosa, si occupa da anni di questo tema con interventi nelle scuole e con cittadini e cittadine di ogni età.
Comunità e educazione sono state le parole chiave del convegno. Comunità come unione delle diverse componenti della società nella lotta contro le disparità di genere; educazione come unico mezzo contro il patriarcato.
All’incontro erano presenti Lorena Paola Urrai, Consigliera di parità della Provincia di Nuoro (una figura che mancava da dieci anni); Gemma Demuro, avvocata del Centro Antiviolenza dell’Unione dei Comuni d’Ogliastra; Anna Assunta Chironi, sindaca di Triei, insieme alla vice Tiziana Murru; Veronica Comida, rappresentante delle Bruxas Ogliastrinas, movimento nato a maggio scorso dopo l’omicidio di Mirko Farci, il ragazzo di Tortolì ucciso per difendere sua madre Paola Piras dalla furia femminicida del suo ex compagno.
Ad aprire e chiudere la serata, le letture di brani di Alda Merini, Eve Ensler e Robin Morgan da parte di studenti e studentesse dell’istituto Da Vinci di Lanusei, accompagnati dalla docente Michela Medda.
Proprio sulla scuola e sull’importanza dell’educazione ha posto il focus Loredana Rosa che ha coordinato il convegno: «Con Voltalacarta abbiamo rivolto la nostra attenzione alla scuola perché soltanto attraverso un capillare e paziente lavoro di formazione e informazione si può far crescere la consapevolezza verso i problemi di genere». Rosa ha sottolineato, inoltre, due termini nel titolo della Giornata: “eliminazione” e “maschile”. «Occorre sradicare la cultura patriarcale – ha spiegato – se si vuole eliminare la violenza e avere coscienza che questa riguarda gli uomini: sono loro a doversi far carico della soluzione, visto che sono il problema».
Urrai, al suo primo intervento pubblico dopo la nomina a Consigliera di parità, ha illustrato i compiti ricoperti dal suo ruolo sottolineandone quello di raccordo tra le istituzioni, e ha fornito alcuni dati sulle denunce di violenza negli ultimi anni: «A maggio 2020 si è registrato un incremento del 182 per cento rispetto al 2019 e la media annuale ha registrato un numero più che doppio di chiamate».
Un dato positivo, secondo Demuro: «Se le denunce aumentano è perché le vittime trovano il coraggio di ribellarsi; nei primi mesi del lockdown, invece, il nostro telefono era muto, segno che le donne costrette in casa non sapevano come contattarci».
Farsi comunità significa anche entrare in contatto diretto con la gente. «Vogliamo promuovere una serie di incontri in tutti i paesi ogliastrini – ha sottolineato Veronica Comida – perché il lavoro deve essere capillare e toccare anche i centri più piccoli».
Uno di questi, Triei, ha l’unica sindaca in Ogliastra: «La strada è ancora lunga – secondo Anna Assunta Chironi – e ciò dipende da una mentalità che vede le donne in politica ancora un’eccezione». Un concetto ribadito dalla sua vice Tiziana Murru che ha sottolineato come se ne trovino invece tante nel volontariato.
Il giornalista Giacomo Mameli, presente in video, ha evidenziato come sia più che mai necessario un impegno da parte degli uomini e una trasformazione del linguaggio in senso non sessista. Un tema ripreso dal sindaco di Lanusei, Davide Burchi.
L’impegno maschile contro la violenza è oggi al centro del dibattito. Un impegno che deve essere condiviso, perché solo insieme si può davvero fare la differenza. Come Voltalacarta non si stanca di ripetere.
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