Cuore e volto di donna
di Francesco Manca.
Per eliminare l’odiosa piaga della violenza di genere c’è bisogno dell’impegno sinergico di tutte le componenti della società, in primo luogo le agenzie educative.
Per questo l’associazione Voltalacarta ha scelto di celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne con un evento che avesse come focus questo aspetto, e ha coinvolto il Comune di Jerzu e l’istituto Businco che nella Valle del Pardu gestisce le scuole primarie e quelle secondarie di I e II grado.
Ne è nato un incontro intitolato “La parola alla scuola: percorsi didattici contro la discriminazione di genere” che il 25 novembre ha riempito l’aula consiliare di persone di ogni età, in una serata dal forte contenuto emotivo.
«Jerzu è un comune con cui abbiamo collaborato proficuamente in passato – spiega la presidente di Voltalacarta, Loredana Rosa – e per questo abbiamo proposto alla consigliera Belinda Locci di onorare insieme la giornata del 25 novembre, ottenendo una risposta entusiastica».
Il Businco è stato l’istituto che, grazie all’impegno della coordinatrice Maria Lina Cerina, più di tutti ha contribuito alla riuscita del progetto Educazione al rispetto attraverso la parità di genere, voluto dalla Consigliera di Parità della Provincia di Nuoro e Ogliastra, Lorena Urrai, e realizzato da Voltalacarta.
È stata proprio Lorena Urrai ad aprire i lavori, coordinati da Loredana Rosa. Al suo intervento sono seguiti quelli della vicesindaca Simona Demurtas, della consigliera Belinda Locci e del dirigente scolastico Alessandro Bianco. Ma i veri protagonisti sono stati gli studenti e le studentesse che si sono cimentati in performance teatrali e letture, sotto la guida del regista Fabrizio Passerotti, mettendo in luce una grande sensibilità e capacità interpretativa.
La classe 4° Itc del Businco, guidata dalla docente Marianna Contu, ha proposto una ironica videopresentazione che illustrava alcune situazioni simbolo della discriminazione di genere, in famiglia e sul lavoro.
Veronica Ligas, studentessa del Liceo Da Vinci di Lanusei, ha interpretato un monologo da lei stessa scritto, un accorato j’accuse contro il patriarcato e le Stato che poco o nulla fa per contrastare davvero la piaga del femminicidio. Un altro studente del Da Vinci, Stefano Deidda, ha contributo con il video-monologo “Not all men: False!” in cui afferma che ogni uomo è coinvolto, anche se non ha mai agito con violenza. Matteo Scudu, studente universitario di Villagrande Strisaili, ha evidenziato come persista una cultura maschilista in molte pieghe della vita quotidiana, a cominciare dai media. Scudu nel 2016 era stato tra gli studenti coinvolti nella video inchiesta “Voci di un verbo plurale”, realizzata da Voltalacarta in cinque scuole ogliastrine, di cui è stato proiettato un estratto.
«L’incontro di Jerzu conferma che solo mettendo in rete tutti gli attori del territorio si può produrre un cambiamento concreto. Come diciamo sempre: Insieme si fa la differenza!».
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