Come essere una famiglia felice e… imperfetta!
a cura dell’Equipe diocesana di Pastorale Familiare.
Quella del 2 giugno, festa della famiglia – fortemente voluta e istituita dal nostro vescovo Antonello e giunta alla sua quarta edizione – ha visto come teatro dei lavori e significativo momento di incontro, il caratteristico abitato di Elini. Ad accogliere i partecipanti, il primo cittadino del centro ogliastrino, Rosalba Deiana con alcuni membri della sua amministrazione. La generosa collaborazione dell’équipe della pastorale familiare della diocesi ha permesso che l’evento si svolgesse in un clima sereno, gioioso e familiare. Numerosi i partecipanti: sacerdoti, religiose, coppie con i loro figli: anche questi ultimi hanno potuto trascorrere ore di animazione e divertimento grazie alla preziosa attività ludico-ricreativa svolta dalla cooperativa Rondine di Lanusei. Un’aria di festa che ha coinvolto tutti, fidanzati e sposati, con i loro pastori.
Insieme per ascoltare, confrontarsi, per imparare ad amare, ad amarsi meglio, a vantaggio della famiglia. «Ci sono sempre imperfezioni nella vita di coppia, come nella salute»: don Giorgio Cabras, vicario generale, apre il convegno leggendo il messaggio del vescovo, introducendo così il tema anche attraverso la lectio sul brano di Matteo (28, 16-20). Don Giorgio ha parlato di una comunità ferita, imperfetta, ma rassicurata dal “Io sono con voi, tutti i giorni…”.
Ha ancora senso costruire, impegnarsi in una relazione “per sempre”, in un progetto per tutta la vita? Noi come credenti riusciamo a vedere la bellezza di un matrimonio per sempre? Cos’è il matrimonio secondo le Scritture? A queste domande ha dato risposta Mariolina Ceriotti Migliarese, neuropsichiatria e psicoterapeuta milanese, sposata e madre di sei figli, nonché autrice di vari testi sulla coppia e sulla genitorialità, che ormai da tanti anni si occupa della formazione di genitori e insegnanti.
È la Genesi a evidenziare che c’è il progetto di Dio sulla coppia umana. È importante, dunque, immaginare un progetto che duri tutta la vita. E la persona che tu incontri è unica, non la migliore. La persona scelta cambia nel tempo. È necessario mantenere ben attiva la comunicazione, aver chiare la direzione e la meta da perseguire. Capire cos’è il matrimonio è fondamentale: al suo interno ci sono difficoltà e soddisfazioni, c’è la bellezza sostenuta dalla Grazia e il valore del matrimonio si vede nel tempo. L’indissolubilità del matrimonio non è nel potere della coppia, ma è in Dio. Da parte sua, la coppia si impegna giorno per giorno ad amare, ad amarsi: «Il matrimonio è indissolubile, come il caffè che si unisce al latte: inseparabili», ha commentato la psicoterapeuta.
Il discorso della Migliarese ha toccato lo specifico del femminile e del maschile, sottolineando che l’origine della nostra differenza sta nella loro modalità di essere corpo per natura, accoglienza/potenza. Rispondendo ad alcune domande del pubblico – e poi intrattenendosi privatamente con i partecipanti per approfondire alcune tematiche – ha rimarcato la necessità educativa del padre e della madre perché i figli possano crescere sani e capaci di realizzare il proprio progetto di vita.
La giornata si è infine conclusa con un momento di piacevole convivialità.
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