Pensieri e Parole

Ho trovato cosa fare
di Claudia Carta.
Sabato 30 novembre 2019.
Ore 14.26.
Un tintinnio del telefono richiama la mia attenzione. Nuovo messaggio.
Un secondo. Un terzo. Una sequenza di piccole frasi sintetiche riempie il

Le chiamano regole
di Claudia Carta.
“Un topo di terra, per sua disgrazia, fece amicizia con una ranocchia. La ranocchia, malintenzionata, legò la zampa del topo alla sua e così se ne andarono insieme, in un primo tempo, a mangiar grano per i campi;

Bello è morire per la Patria
di Claudia Carta.
Bitti. Gli scatti di Salvatore Ligios li devi andare a cercare. Non li troverai all’ombra del municipio e delle grandi bandiere. Né fra le strade dove la gente va e viene, parla, strilla, si agita. Non tra il gorgoglio bianco e viola della fonte con i suoi zampilli, o in mezzo ai fumi dei motori accesi

Il modo giusto
di Claudia Carta.
«Abbracciami».
Se c’è una parola che legherò per sempre alla figura piccola ma immensa di Simona Atzori, ai suoi ricci lunghi e ribelli, alle sue “mani in basso”, è proprio questa.

Scampoli di bellezza
di Claudia Carta.
È qui. Sulla mia scrivania. Lo apro, lo annuso, lo sfoglio. Il titolo invita alla scoperta: “La vita inizia quando trovi il libro giusto”. Non è vero che la curiosità è donna. Vero è che la curiosità è tutto.

Seminatori di luce
di Claudia Carta.
Ogni volta che chiudo il giornale per consegnarlo alla stampa è sempre un momento di grande soddisfazione e gioia profonda. E anche, diciamolo pure, di liberazione. Un mese intenso di contatti, proposte, ricerche, telefonate e messaggi, articoli scritti, letti e corretti, a volte di vere e proprie emergenze a cui far fronte, magari negli ultimi giorni, con un tasso di adrenalina da fare invidia a qualunque sfida da guinnes.