Pensieri e Parole
Voglia di vincere
di Claudia Carta.
Se fosse un risultato sarebbe uno a zero. Le squadre? Responsabilità e paura.
La responsabilità gioca in casa. Ha il fattore campo dalla sua. Organizzazione, spazi, volontari, tecnici, strumenti. Ognuno al proprio posto.
Capaci di meraviglia
di Claudia Carta.
C’è da chiedersi che estate sarà. Forse già lo sappiamo. Ne abbiamo visto i presupposti, ne intuiamo il compiersi. Eppure resta quel desiderio immutato di riposo, di ristoro, di freschezza e, mai come quest’anno, di aria pura e libertà. Quanto al silenzio, abbiamo già dato.
8 minuti e 26 secondi
di Claudia Carta.
Io non so chi fosse davvero George Floyd.
Non so se davvero con banconote false abbia acquistato sigarette vere. Non so perché nel suo recente passato abbia scelto, arma in pugno,
Zibaldone
di Claudia Carta.
Maggio lo senti dal profumo, quando arriva. Un odore di terra calda che ruba spavalda ai fiori le note più intense. E quell’alito tiepido che accarezza senza essere invadente. Chiudo gli occhi. Maggio lo senti
Il mondo sul balcone
di Claudia Carta.
È la dimensione dei giorni che stiamo vivendo. Ma più che “appesi in alto”, è come se fossimo “interrotti, revocati temporaneamente, trattenuti”, o meglio ancora “in uno stato di incertezza, di attesa ansiosa”.
«Io era tra color che son sospesi», racconta Dante giungendo nel Limbo, in quel primo cerchio infernale dove le anime vivono nell’inappagabile desiderio di vedere Dio,
Lo capiremo, forse
di Claudia Carta.
È una sensazione che ho provato così forte e intensa solo in altre due occasioni nella mia vita. Il 30 gennaio 1994, quando nel buio della mia stanza qualcuno mi ha sussurrato: «È morto papà». L’11 settembre 2001, mentre cammino per Verona un amico mi telefona dicendomi: «È scoppiata la terza guerra mondiale». Una parola. Smarrimento. E la percezione, costante, che il mondo là fuori fosse cambiato, che nulla