In breve:

Pensieri e Parole

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Come a un padre

di Claudia Carta.
Carissimo vescovo,
scrivo a lei come a un padre. Perché padre, papà, babbo, reca in sé quello sguardo amorevole e sincero di chi ha a cuore gli occhi dei figli che ha davanti. Stiamo preparando il vestito buono, ripulendo la nostra casa, sistemando ogni più piccolo dettaglio per accogliere la sua venuta tra di noi, perché quando lo sposo arriva, tutto deve essere pronto. Anche il cuore.
Venga nelle nostre strade, sempre più deserte, dove abbiamo imparato ad andare

Bambino afghano

Prossima fermata

di Claudia Carta.
Due scatti. Ti affacci dentro e trovi la vita. O forse trovi un immenso spazio vuoto. Il problema è come riempirlo. Perché con l’immensità del vuoto bisogna comunque farci i conti. Possiamo anche decidere di lasciarlo così com’è. Qualcosa succederà. Qualcuno si incontrerà.

Mamma - Nivola

Nel nome della madre, con cuore di padre

di Claudia Carta.
In tutte le lingue del mondo, mamma ha lo stesso, identico suono. Non tanto perché simile è il lessema, ma perché, da un capo all’altro della terra, le madri parlano la stessa lingua, utilizzano le stesse parole, spendono gli stessi silenzi. Madre-figlio è il vocabolario più internazionale che ci sia, quello che ha il maggior numero di sinonimi, le cui pagine riportano innumerevoli esempi, modi di dire, di fare, di pensare, di agire. Un dialogo esclusivo, l’unico che non mette mai, alla fine, un punto. L’unico che

bimbi-che-giocano

L’essenziale

di Claudia Carta.
È curioso. Quando mi apprestavo a scrivere questo piccolo spazio, lo scorso mese, eravamo i privilegiati, figli della zona bianca. Oggi, nello stesso istante, siamo rossi tendenti al marrone, con l’intero Stivale che fa di noi un esempio da non

Cavallini Nivola

Di punto in bianco

di Claudia Carta.
È come dire, un giorno all’improvviso. Come assistere ad accadimenti inattesi, imprevisti, che lasciano del tutto impreparati, il più delle volte sgomenti.
Ti svegli normale e ti addormenti senza più sapere come vivrai e se vivrai. Se fosse una data, sarebbe l’8 marzo 2020. Un virus a insegnarci piccolezza e fragilità, a custodire un tempo sospeso che ancora

Teatro Lirico Cagliari

Culturaterapia

di Claudia Carta.
Sensazioni. Quelle belle. Quelle che, appena rientri a casa, ti siedi sul divano e stringi tra le mani i nuovi arrivati in biblioteca. Ogni gesto un rito. Accarezzare la copertina, sentire il peso