In breve:

Pensieri e Parole

Pace

Come ti scrivo la pace

di Claudia Carta.
Come le lancette di un orologio. Otto movimenti in tutto, da destra verso sinistra. È l’alfabeto semaforico. A parlare sono le bandiere. Le lettere nascono

Grazie

Qualcosa per cui dire grazie

di Claudia Carta.
A ridosso della notte di San Silvestro rientravo a casa con una cara amica. Le strade erano già deserte. All’altezza di un bar del centro, scorgiamo due avventori che all’interno si facevano compagnia a vicenda, mentre il titolare, dietro il bancone, guardava il suo cellulare, lontano mille miglia da quelle quattro mura

Presepe

Chi ha paura del Natale?

di Claudia Carta.
Eravamo rimasti al caro, vecchio “a Natale puoi fare quello che non puoi fare mai”. E poi, via con l’atmosfera soffusa, le luci dell’albero, lo zucchero a velo del pandoro sul naso dei bambini, felici di scartare i loro regali. E ancora baci, abbracci, sorrisi, perché “è Natale e a Natale

rhdr

Come a un padre

di Claudia Carta.
Carissimo vescovo,
scrivo a lei come a un padre. Perché padre, papà, babbo, reca in sé quello sguardo amorevole e sincero di chi ha a cuore gli occhi dei figli che ha davanti. Stiamo preparando il vestito buono, ripulendo la nostra casa, sistemando ogni più piccolo dettaglio per accogliere la sua venuta tra di noi, perché quando lo sposo arriva, tutto deve essere pronto. Anche il cuore.
Venga nelle nostre strade, sempre più deserte, dove abbiamo imparato ad andare

Bambino afghano

Prossima fermata

di Claudia Carta.
Due scatti. Ti affacci dentro e trovi la vita. O forse trovi un immenso spazio vuoto. Il problema è come riempirlo. Perché con l’immensità del vuoto bisogna comunque farci i conti. Possiamo anche decidere di lasciarlo così com’è. Qualcosa succederà. Qualcuno si incontrerà.

Mamma - Nivola

Nel nome della madre, con cuore di padre

di Claudia Carta.
In tutte le lingue del mondo, mamma ha lo stesso, identico suono. Non tanto perché simile è il lessema, ma perché, da un capo all’altro della terra, le madri parlano la stessa lingua, utilizzano le stesse parole, spendono gli stessi silenzi. Madre-figlio è il vocabolario più internazionale che ci sia, quello che ha il maggior numero di sinonimi, le cui pagine riportano innumerevoli esempi, modi di dire, di fare, di pensare, di agire. Un dialogo esclusivo, l’unico che non mette mai, alla fine, un punto. L’unico che