Pensieri e Parole
Abitare l’attesa
di Claudia Carta.
Attendere e il tempo che si attende. In altre parole l’attesa è questa. Un’arte. Un privilegio. Un esercizio al quale non siamo più abituati. Stanchi e spossati dalle continue attese quotidiane, quelle allo sportello, in fila al semaforo,
Che luce Sammy Basso!
di Claudia Carta.
“Il viaggio di Sammy” continua. Certo, un po’ diverso da quello fatto sulla Route 66 che da Chicago porta a Los Angeles, negli Stati Uniti, ma credo non meno affascinante, suggestivo e avvolto nel mistero.
E se dal 5 ottobre ci sentiamo
A passo lento
di Claudia Carta.
Parlare di lentezza oggi, ai tempi del 5G, del tutto in tempo reale, dell’immediatamente connesso, suona quasi come una parolaccia. La nostra dimensione quotidiana tende costantemente alla frenesia, in una giornata che di ore ne conta quaranta, più che ventiquattro, senza peraltro riuscire a fare tutto ciò che volevamo, potevamo, dovevamo.
Mi piace, allora, pensare a questo tempo – che dovrebbe essere di vacanza, di ristoro, di riposo – come a un’altra dimensione,
X
di Claudia Carta.
25 marzo 2014. Un sì denso di inizi e di speranza, quello di don Antonello nella Cattedrale di Bosa. L’emozione profonda dei momenti importanti. La timidezza frutto di una riservatezza composta. La compiutezza dei pensieri scevri da qualsivoglia banalità: «Ho ricevuto e continuerò a ricevere tanti attestati di amicizia e di fraternità – le sue parole – che mi emozionano e mi incoraggiano. Ma non sono io, non posso essere io al centro di tutto questo. Non basteranno le mie presunte capacità, le risorse di ogni genere e le fatiche conseguenti, se non
L’attesa
di Claudia Carta.
Esperando. Aspettando.
È curiosa l’etimologia che fa derivare la voce verbale spagnola dal verbo latino sperāre. Quasi che la espera, la attesa, si nutra di speranza, di cura, di pazienza. Ancora più curiosa l’assonanza che conduce al sardo spera, a