In breve:

Commentando

Dottoressa

Il vaccino sbarca in Ogliastra

di Augusta Cabras.
Dirigente dell’Unità operativa Laboratorio Analisi dell’ospedale di Lanusei, Rita Mulas è il primo medico che ha ricevuto il vaccino in Ogliastra
Normalmente, il tempo impiegato a sviluppare un vaccino è molto lungo e prevede un alto tasso di insuccessi. Il periodo di ricerca preliminare,

Caregiver

Il cuorgiver

di Augusta Cabras.
In Italia sono otto milioni. Ogni giorno si prendono cura di un familiare sofferente: lo lavano, lo vestono, gli curano le ferite, accolgono il suo dolore e la sua speranza, gli danno da mangiare e da bere. 365 giorni l’anno. Spesso per una vita intera

Patriciello

Don Patriciello: “La paura, nemica dell’amore e della solidarietà”

di Gigliola Alfaro.
«Siamo tutti sulla stessa barca». E di fronte al dolore dell’altro non possiamo girare le spalle, ma dobbiamo averne cura. Il messaggio del Pontefice per la 54ª Giornata mondiale della pace, il 1° gennaio, non a caso ha per tema “La cultura della cura come percorso di pace”

Con don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, impegnato da anni nella tutela della salute e dell’ambiente nella Terra dei fuochi, riflettiamo sulle parole del Papa.

Studenti e mascherine

Scuola: una ripresa a (debita) distanza

di Alessandra Secci.
Ritorno sui banchi tra indicazioni, protocolli, ingressi a orari scaglionati, mascherine e igienizzanti. Poi di nuovo la chiusura e Dad al 100% negli istituti superiori (per il momento). Come sarà questo nuovo anno scolastico? Come stanno vivendo

Alfredo Don

Diocesi in festa per Don Alfredo Diaz

di Giusy Mameli.
Gratitudine, gioia, emozione. Tre parole che ancora risuonano insieme al canto Olio di letizia, commovente motivo trainante della celebrazione.
Questa la sintesi dell’ordinazione di don Alfredo Diaz: dono suo personale ma, come per ogni sacerdote, dono alla comunità. Le mascherine del distanziamento hanno celato le tante lacrime di

EGIDIO PILIA

Egidio Pilia. Alle sorgenti dell’autonomia sarda

di Tonino Loddo.
Come tutti i grandi, era un sognatore. E sognava «una Sardegna libera, florida, contenta, felice…», governata da un federalismo compiuto, «assolutamente necessario alla sicurezza delle nostre terre, alla libertà dei nostri mari» (1920). Un sogno dolente e lucidamente pessimista che, purtroppo, la storia avrebbe confermato: «Ci tormenta il timore che i poteri pubblici decentrati divengano una poderosa ma odiosa clientela delle classi dominanti