In breve:

Commentando

Cure domiciliari

Cure domiciliari: servizio a rischio blocco. Quale speranza per i malati?

di Aurelia Orecchioni.
Il servizio di cure domiciliari si occupa di organizzare e assistere gli utenti che sono impossibilitati a muoversi: anziani, malati di SLA o di sclerosi multipla. A questi utenti è assicurata un’assistenza infermieristica – svolta tramite una

Don Fortunato

“Abusi inaccettabili, per questo grido e denuncio”

a cura di Augusta Cabras.
Quando nasce il suo impegno per i bambini? C’è stato un evento che ha portato il suo essere sacerdote verso questa missione?
Sono stato formato nella Chiesa Cattolica fin da bambino. Ora ho 58 anni, da oltre 30 sono sacerdote, ma fin da adolescente ho avuto una sensibilità che mi ha portato verso i più deboli. Facevo servizio nei doposcuola e negli orfanotrofi e lì mi sorgevano

Case popolari

L’emergenza abitativa fra necessità e opportunità

di Carlo Lai.
Sono le grandi aree urbane a essere prevalentemente colpite dall’emergenza abitativa. Lo sono molto meno i comuni di medie dimensioni, mentre quelli di piccole dimensioni sembrano essere

Cicalò

La sfida che attende le imprese

di Augusta Cabras.
A tu per tu con Agostino Cicalò. Nuorese, classe 1963, laurea alla Bocconi di Milano in Economia e Commercio indirizzo Aziendale, Agostino Cicalo è attualmente presidente della Camera di Commercio di Nuoro-Ogliastra

GIOVANI AC

Un’estate di libertà

a cura dell’equipe diocesana giovani.
Libertà non vuol dire solo privarci di ciò che ci tiene in ostaggio, ma anche fare tesoro delle nostre insicurezze e valutare da cosa è utile liberarsi o meno, per poi volgere il tutto al nostro bene.

Layout 1

Testimone di una Chiesa piena di gioia e d’amore

di don Federico Murtas, diacono.
Il prossimo 11 giugno, nella cornice naturalistica dell’oasi spirituale di Galanoli, a pochi chilometri da Orgosolo, il diacono don Federico Murtas verrà ordinato sacerdote per mano del vescovo Antonello. Abbiamo raccolto la sua riflessione e i suoi sentimenti di gratitudine.
«Egli che mi ha chiamato, senza alcun merito, nel numero dei suoi ministri…»
Mentre proclamavo l’Exultet, nella notte di Pasqua, queste parole mi hanno fatto sentire davvero immeritevole di tutta