Michele Deiana. La comunicazione vincente
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di Maria Franca Campus.
Un vulcano comunicativo. Ventun anni, di Lanusei, Michele Deiana lavora nel network marketing di prodotti e servizi finanziari
La sua non è un’occupazione come tante, un tradizionale impiego a tempo pieno scandito da orari ordinati e mansioni ripetitive. A dire il vero la parola lavoro, quando racconta quello che fa, non la nomina nemmeno. Si tratta piuttosto di un’avventura, tanto seria quanto entusiasmante, che gli permette l’agognata indipendenza che, a suo dire, gli dà tanto in termini di competenze e formazione personale.
È iscritto alla facoltà di psicologia di Cagliari, ma non vuole diventare uno psicoterapeuta. Ancora non sa cosa farà da grande eppure su molti fronti ha le idee chiarissime, convinto com’è che tale discernimento derivi proprio dall’esperienza nel network marketing.
Tutto è iniziato dal suo interesse per il mondo finanziario che lo ha spinto ad avvicinarsi a «una materia tabù per tanti». Voleva saperne di più, voleva imparare a nuotare in un mare dove in pochi galleggiano e i più affogano e quindi per evitare il peggio ne stanno lontani. Voleva andare oltre gli stereotipi «dei ricchi e cattivi che ci accompagnano fin da bambini con le storie di zio Paperone e Robin Hood» e ha deciso di intraprendere un cammino di educazione finanziaria che ritiene «fondamentale per chiunque, perché non occorre solo risparmiare, ma anche saper gestire il denaro, proteggerlo e imparare a moltiplicarlo».
Così tramite un passa parola, come succede in questo settore, spiega Michele, si è ritrovato a svolgere un’attività remunerativa e di crescita che soddisfa le sue esigenze: avere una certa indipendenza economica. Nel suo racconto appassionato e preciso, mette l’accento soprattutto sul percorso formativo, sulle competenze, sulle opportunità che sta incontrando in questo settore. Ma cosa fa esattamente? Non lavora per o alle dipendenze di: «sono imprenditore di me stesso – precisa – e mi appoggio a un’azienda internazionale che offre formazione nel settore della fintech, la finanza tecnologica con strumenti di intelligenza artificiale da sfruttare negli investimenti. È possibile avviare interventi finanziari semiautomatici a partire da impostazioni chiare e precise, non disturbate dalle emozioni». L’intelligenza artificiale avvia le ricerche e attiva le indicazioni tanto più specifiche quanto più si è preparati. Da qui l’importanza della formazione. Che per Michele sembra la parte più affascinante. «L’obiettivo è formare investitori consapevoli e questa azienda lo fa tramite un percorso d’eccellenza fatto di lezioni a distanza e incontri in presenza, una sorta di università di educazione finanziaria». Video lezioni da seguire comodamente a casa, ma anche corsi di aggiornamento a Bologna, Roma e Milano, Barcellona e Budapest. «L’azienda non dà consigli finanziari – sottolinea il giovane imprenditore lanuseino –, ma attraverso un’efficace preparazione mette il consumatore nelle condizioni di fare scelte opportune. Adoro il mondo del marketing e della vendita», dice mentre i suoi occhi scuri parlano insieme alle parole fluide e chiare, precise e sicure che raccontano la sua esperienza. Ciò che colpisce è la sua determinazione, la soddisfazione per «aver vinto i miei limiti e essere andato oltre il giudizio degli altri» dice da ex timido.
Ha frequentato il Liceo classico di Lanusei e dopo la maturità si è preso una pausa di orientamento, un gap year in cui ha fatto il cameriere in bar e ristoranti, ma ha anche ideato progetti educativi e didattici per gli alunni della scuola primaria. Dodici mesi dopo, il ritorno sui libri e l’ingresso nelle aule universitarie con un percorso, lo studio della psicologia, che ben si coniuga con le sue inclinazioni: «Ho capito di avere un forte interesse nel promuovere valori positivi, impattare la vita delle persone» e l’esperienza nel network marketing lo ha aiutato a raggiungere questa consapevolezza. «La cosa più interessante sono le competenze comunicative che sto acquisendo a livello personale e professionale – continua –. Ho scoperto la bellezza dell’interazione». La comunicazione passa sempre più attraverso i social, anche la sua: ha all’attivo un centinaio di video, «alcuni accuratamente preparati, altri improvvisati come quello che ho fatto stamattina tra i vicoli di Lanusei».
Naturalezza e strategie, spontaneità e studio, impegno e talento, una rete di risorse e qualità alla base del suo procedere. «La staticità non esiste: o si cresce o si decresce». Una legge della fisica, ma anche una filosofia di vita la sua. «Ricerco la crescita», afferma, convinto che per andare avanti occorrano degli obiettivi. E pensare che una volta sognava di intraprendere la carriera militare. Adesso punta su altre armi, quelle che ha iniziato ad affilare sul palco dell’aula magna dell’Istituto Leonardo Da Vinci da studente del Liceo classico, protagonista nelle riuscite rappresentazioni teatrali: «Non sono mai stato uno studente eccellente, ma quando qualcosa mi piaceva davvero davo del mio meglio. Non sono mai stato neppure un amante della lettura e invece l’anno scorso ho letto 40 libri».
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