Parabole universitarie
di Augusta Cabras.
Nell’anno accademico 2021-2022, negli Atenei sardi, le matricole sono state 6046, di cui la maggior parte donne (3514) e 121 stranieri. Sono 1.963 gli iscritti a Sassari, 4083 a Cagliari.
Un esercito pacifico munito solo della sete di conoscenza, dell’entusiasmo che caratterizza l’età e del desiderio di futuro. Chi questa esperienza l’ha già vissuta sa quanto quelli siano anni determinanti. E il ricordo si colora di nostalgia.
Riaffiora, seppur mitigata dal tempo, l’ansia pre-esame con la solita sensazione di non ricordar nulla. Sale alla mente l’odore dei libri e delle innumerevoli dispense sottolineate, evidenziate, solcate da penne e matite a marcar la nostra memoria. Le lezioni dei grandi maestri, gli appelli, lo statino da riempire. E poi quel senso di libertà lontani da casa, l’autonomia conquistata, i conti da far quadrare, i nuovi incontri, i pasti condivisi, le nuove amicizie costruite, gli amori nati e dimenticati e quelli ancora in piedi, cresciuti, trasformati. Anni d’oro, insomma. Indimenticabili, qualsiasi sia stato l’esito del percorso.
Ma come vivono oggi gli universitari? Quali percorsi di studio scelgono? Dove vanno? Certamente, rispetto a qualche decennio fa, è in forte aumento il numero di coloro che scelgono di varcare il mare e di raggiungere una città della Penisola o dell’Europa. La mobilità studentesca che permette anche a chi frequenta il quarto anno delle scuole superiori di passare un anno all’estero, ha dato uno slancio incredibile in questa direzione.
Il ricercatore Francesco Pitirra, in un report che riporta i dati dell’Anagrafe Nazionale degli Studenti e dell’USTAT, il Portale dei dati dell’istruzione superiore Gestione Patrimonio Informativo e Statistica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – oltreché dell’ISTAT, spiega che da un lato cresce il numero degli studenti sardi che varcano i portoni dei due atenei sardi, ma contemporaneamente cresce anche l’esodo degli studenti e delle studentesse, verso altre regioni italiane. La maggior parte sceglie la Lombardia, il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Toscana, poi il Lazio e il Veneto.
Un altro dato interessante, per il quale forse ha inciso anche la situazione sanitaria legata al Covid, è quel 15% di studenti sardi che si immatricolano nelle Università telematiche, numero in crescita costante. Le facoltà più gettonate sono, in ordine: Economia, Giurisprudenza, Psicologia, Scienze umanistiche e Scienze Politiche, Ingegneria, Scienze della formazione, Comunicazione e Medicina e Chirurgia. Un percorso, quello dell’Università, che si presenta non libero da ostacoli e difficoltà, ma sempre ricco di opportunità.
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