In breve:

Osini Vecchio, voglia di futuro

Osini Vecchio

a cura di Claudia Carta.

Può un borgo abbandonato, devastato dalla terribile alluvione del 1951, ma che mantiene intatto il suo fascino e persino la sua tipologia urbanistica, sperare in una rinascita, dove rinascita significa risanamento, messa in sicurezza, agibilità, realizzazione di progetti di riqualificazione, fruibilità turistica e, dunque, indotto economico per il paese delle ciliegie adagiato sulla Valle del Pardu?

L’amministrazione osinese ne è convinta. Certo, servono soldi, e tanti. Ma idee e volontà non mancano, così come la determinazione a fare i passaggi necessari per raggiungere un obiettivo strategico. Insomma, si semina per raccogliere sul medio-lungo periodo, si guarda in prospettiva cercando di costruire, con scelte il più lungimiranti possibile, il futuro di una comunità che oggi non raggiunge le 800 anime.

Eppure le potenzialità sono tante, come quelle dei numerosi borghi sparsi sul territorio, e spesso il desiderio di valorizzarli non è sufficiente. Servono interventi e finanziamenti mirati che, si sa, il più delle volte sorvolano i piccoli centri che non possiedono purtroppo le risorse umane adatte a seguire iter progettuali di un certo livello.

Osini vecchio, insomma, è stanco di vestire i panni di paese fantasma e per le strade ancora lastricate, le vecchie case abbandonate, in parte diroccate e infestate dalla vegetazione, la suggestiva chiesa di Santa Susanna – tra l’altro finemente restaurata e fruibile – le fonti, che si affacciano sulla Strada Provinciale 11 da ambo i lati, quel tempo che si è fermato desidera ridare corso a una nuova storia che vede turisti e locali passeggiare e godere di un’atmosfera unica, la stessa che prima dell’alluvione vivevano i 1500 residenti.

Come sempre partiamo dallo stato dell’arte, comprendendo quali siano le maggiori difficoltà per il rilancio del vecchio abitato e quali, concretamente, siano i progetti sul tavole e le scelte politiche fatte per ottenere risultati credibili e proficui.

 

Ne abbiamo parlato con Alfredo Cannas, sindaco di Osini.

[l’intervista al primo cittadino è sul numero di dicembre de L’Ogliastra]

 

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