Che forza l’oratorio interparrocchiale!
di Sergio Mascia.
Il racconto di un anno di attività, di iniziative, di incontri che hanno coinvolto centinaia di persone, dai piccoli ai grandi, per un offerta di grande qualità e spessore
L’oratorio interparrocchiale “Amoris laetitia” di Lanusei nella sua lunga stagione di appuntamenti ha visto una netta crescita di presenze e di proposte.
Il Covid non ha certo facilitato la nostra partenza, ma la buona volontà a la voglia di riprendere una vita normale ha permesso una operatività costante e attenta per tutta la stagione oratoriale. Le attività, per ragioni di sicurezza, sono state dedicate prevalentemente agli adulti e ai ragazzi; per quelle dedicate ai bambini si è preferito optare per un rinvio alla prossima stagione, sperando nella remissione della situazione pandemica.
Le attività portanti che hanno ripreso a settembre sono state l’attività funzionale, ginnastica dolce e il corso di chitarra condotto da Massimo Murgia, inoltre la preziosa collaborazione di numerosi volontari ha dato il via a nuovi e variegati corsi: quello di inglese e di ballo sardo, rispettivamente con i docenti Franca Durgoni e Gianna Deidda; quello di informatica di base con la docente Simona Puddu da Perdasdefogu, e infine il corso di spagnolo grazie alla piacevolissima presenza di Suor Paola (appartenente all’Ordine delle Francescane missionarie volontarie dei poveri, operante presso la Caritas diocesana di Lanusei). Nel mese di Maggio è partito anche il corso di training di rilassamento, eseguito dalla psicologa e psicoterapeuta Katia Anna Incollu.
Parallelamente è stato realizzato il progetto “Dal disagio all’integrazione” promosso dalla Caritas diocesana che ha coinvolto ragazzi dai 13 ai 18 anni provenienti dai vari paesi della diocesi, i quali hanno svolto un percorso educativo e formativo attraverso musicoterapia, psicologia, sport e condivisione di gruppo
Sempre a maggio, ospite dell’oratorio è stato il lanuseino Gianni Franceschi che attraverso filmati inediti si è raccontato al suo paese. La sua storia emozionante ha permesso di conoscere la sua attività in Uganda che ha portato alla costruzione di due orfanotrofi. Un’occasione preziosa per sensibilizzare i suoi concittadini a farsi promotori di umanità sostenendolo nel suo nuovo progetto, la costruzione di una clinica di primo soccorso.
Al termine di un anno di lavori, abbiamo riscontrato un’ottima risposta da parte dei fruitori dell’oratorio, con la forania di Lanusei che ha partecipato con grande interesse a tutte le attività.
Ormai il centro diventa sempre più luogo di aggregazione, di condivisione e di formazione.
I numeri in costante crescita dicono quanto sia forte l’esigenza di spazi comuni capaci di offrire servizi e accoglienza per tutti. A questo riguardo, con grande piacere abbiamo avuto la possibilità di avere nei nostri corsi i nostri fratelli ucraini accolti nel territorio: la loro presenza è significativa in quanto ci ha permesso di conoscere meglio una situazione drammatica e di condividere momenti profondi, fatti anche solo di gesti o sguardi.
L’incontro del 17 dicembre scorso con il vescovo Antonello ha dato modo di condividere progetti, desideri e dare riscontro delle attività svolte e degli obbiettivi futuri che speriamo di raggiungere. Con la crisi demografica che viviamo, cresce sempre più la necessità di unire le forze e condividere luoghi e attività. Le presenze dei paesi vicini all’oratorio testimoniano la bontà della scelta diocesana di puntare con forza alla creazione di ulteriori spazi e servizi che uniscano sempre più le persone anche provenienti da altre comunità.
Le oltre 200 presenze medie nell’arco della stagione oratoriana ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta e ringraziamo di cuore per la fiducia e l’amicizia che ci viene sempre dimostrata.
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