Girasole devota alla Madonna del Monserrato
di Frederic Erminio Todde.
L’8 settembre la Chiesa celebra la nascita di Maria, la madre del Signore. Una data fondamentale per tutti i Girasolesi che onorano la Monserrata Madonna Ogliastra. Di fatto è la festa religiosa più importante e più sentita da tutta la comunità.
Viene celebrata liturgicamente con una Messa solenne e con la processione per il centro storico del piccolo comune. Il corteo con il simulacro della Vergine ricoperta di gioielli si snoda lungo le vie del paese, viene portata in spalla da alcuni volontari, mentre i fedeli seguono il percorso raccolti in preghiera o elevando i canti della tradizione. Partecipano ai riti religiosi anche i cavalieri e i gruppi folkloristici provenienti dagli altri paesi indossando i loro costumi tipici.
Gli anziani ricordano che a “Sa Munserrara”, come viene chiamata in sardo, partecipava tutto il paese, nessuno voleva mancare, giungevano ospiti dall’intera Ogliastra con i carri a buoi che venivano lasciati nella località di S’ortali e sa mendula.
La buona riuscita dei festeggiamenti, religiosi e civili, è da sempre affidata a un comitato composto da solo donne e da un presidente, ruolo che quest’anno è stato affidato a Massimo Mereu.
L’importanza, la devozione, la bellezza della festa e del clima di condivisione e fraternità che la festa della Monserrata ha sempre ricoperto nella comunità di Girasole, si può dedurre anche rileggendo alcuni commenti tratti da una ricerca effettuata dagli alunni della scuola elementare paese nel 1986/87 insieme alla maestra Marisa: «Mi ricordo che i balli si tenevano nella piazza di chiesa, attorno a un albero di acacia oggi non più esistente…»; e ancora: «È stata l’occasione per conoscere Letizia, la donna che poi divenne mia moglie…». Parole che testimoniano di un legame profondo che unisce la popolazione alla Madre di Dio in qualunque momento della vita personale di ciascuno.
Non si può comunque raccontare della festa patronale senza dedicare uno spazio anche alla nostra Chiesa. Da un antico documento della seconda metà del Settecento, realizzato dalla Diocesi di Cagliari, che annovera tutte le chiese di ciascun villaggio, scopriamo che a “Girasol” vi erano ancora presenti sette chiese: «la Vergine di Monserrato, chiesa parrocchiale in cui si conserva il Sacramento; Sant’Antonio, chiesa destinata al culto divino dentro il paese; San Cosimo e San Costantino, chiese destinate al culto divino fuori dal paese; Sant’Alessandro, Sant’Agostino e San Cristoforo, chiese che sono state riconosciute per indecenti».
La parrocchiale intitolata alla Madonna del Monserrato venne edificata in stile gotico aragonese intorno al XVII secolo. Presenta una semplice pianta rettangolare a una sola navata su cui si affacciano le cappelle laterali. Nella parte superiore, domina il grande campanile a vela con tre aperture ogivali dotate di campane poste su due livelli differenti. All’interno della Chiesa, oltre a un antico e pregiato arredo d’altare, sono custodite le interessanti statue di San Sebastiano, Sant’Antioco e San Francesco. Il restauro del 2014 ha portato alla luce degli splendidi affreschi.
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