In breve:

La carità non si ferma

Caritas Covid-19

di Fabiana Carta.

La prudenza e l’attenzione sono massime, come la convinzione, ancor più in questo momento complesso di crisi, paura e smarrimento. La Caritas della diocesi è presente e lavora senza sosta per farsi vicina a chi più ne ha bisogno, ravvivando la speranza

La vicinanza verso gli ultimi, gli ammalati, i più bisognosi e gli anziani non si ferma, in questo difficile tempo. La Caritas italiana ha deliberato lo stanziamento di 10 milioni di euro, provenienti dai fondi 8×1000 da distribuire alle 220 Caritas presenti nel territorio, perché possano fronteggiare l’emergenza Covid–19.
Un segno concreto di speranza e di presenza anche a Tortolì: «In questi momenti non possiamo lasciare soli i nostri fratelli e sorelle più deboli. La speranza in questi frangenti non può mancare, come neppure la dimensione della Carità» – sono le parole di don Giorgio Piero Cabras, direttore del Centro –, che aggiunge: «Vincendo comprensibili paure, con le cautele del caso e con tutta la prudenza necessaria, senza esporsi ed esporre altri a inutili rischi, non possiamo far venire meno alcuni servizi essenziali a favore dei poveri».
Sono una cinquantina i pasti e i pacchi viveri che vengono distribuiti quotidianamente a domicilio dai volontari, con tutte le precauzioni del caso, mascherina, guanti e distanza di sicurezza. Oltre a queste misure di precauzione, si è scelto di lasciare a casa i volontari più anziani, oltre i 65 anni di età, per non esporli a eventuali pericoli per la loro salute, mentre sono 40 quelli rimasti coinvolti. Due macchine con gli approvvigionamenti alimentari partono contemporaneamente e seguono due linee di consegna nella cittadina tortoliese. «Poveri, sofferenti e anziani hanno necessità costante di una presenza, di una parola, di un segno da parte nostra – continua il direttore della Caritas diocesana – per noi è importante anche monitorare la loro situazione fisica e psichica, affinché non si sentano mai soli, soprattutto in questo periodo complesso di emergenza generale».
Gli ultimi, i vecchi, gli ammalati, sono indubbiamente la categoria che sta soffrendo di più l’isolamento e la pressione di questi giorni difficili, riempiti da notizie non confortanti, da previsioni tutt’altro che rosee. Per questo è importante che non si sentano abbandonati.
I volontari della Caritas di Tortolì si sono impegnati anche a produrre manualmente le mascherine da consegnare a tutti coloro che ne hanno bisogno. Per le situazioni di emergenza resta attivo il servizio del Centro di ascolto, altro punto fermo in questo periodo di grande crisi, mentre per il momento è interrotto quello presso la casa Circondariale. L’attività del servizio che raccoglie e distribuisce il vestiario si è momentaneamente fermata, ma i volontari sono pronti a rispondere alle richieste di emergenza e consegnare i vestiti a domicilio.
È bello e confortante sapere che le donazioni continuano ad arrivare, nonostante il periodo di forte crisi, certamente in forma minore nelle ultime settimane, a causa delle rigide restrizioni dettate dal Governo. La Caritas continua a essere, oggi più che mai, un punto di riferimento e sostegno dei più fragili, portando un messaggio di fiducia, speranza e di fede concreta.

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