Progetti e finanziamenti: la trasparenza ci guida
di Alessio Loi.
Anche quest’anno la nostra Diocesi presenta alla CEI il rendiconto delle risorse spettanti dal gettito Irpef ad essa assegnate. Un adempimento che manifesta l’intenzione di rispettare il principio della trasparenza nella gestione delle risorse,specialmente di quelle provenienti dallo Stato mediante il sistema dell’ottoxmille.
Il principio costituzionale della trasparenza è infatti uno dei principi cardine che rimandano in modo immediato al carattere democratico del nostro Ordinamento: con esso si intende improntare l’attività degli organi preposti alla gestione della cosa pubblica, all’obbligo di rendere conto del loro operato davanti ai cittadini.
Dal punto di vista ecclesiale il rispetto di questo adempimento – oltre a rappresentare un dovere di lealtà nei confronti dello Stato dal quale, tramite la libera scelta dei cittadini, i finanziamenti derivano – rappresenta il modo di gestire le risorse: la trasparenza, infatti, consente di valutare la coerenza tra la destinazione dei finanziamenti e le azioni intraprese nei molteplici campi in cui si svolge la pastorale e la missione della Chiesa.
La scelta di operare nel rispetto del principio della trasparenza riguarda anche la gestione delle altre risorse che confluiscono nel bilancio della Diocesi, ossia delle risorse provenienti da fondi propri, da quelle delle singole parrocchie, da contributi straordinari della CEI a destinazione specifica, dai comuni e dalla Regione. Per questo il bilancio della Diocesi viene esaminato e approvato dalla Commissione economica diocesana e, successivamente, presentato e illustrato a tutto il clero diocesano.
In quest’ultimo anno la nostra Diocesi sta attuando importanti interventi per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici di culto, sia con fondi propri, sia in regime di cofinanziamento con le parrocchie, gli enti locali, la Regione e la CEI.
Un’importante iniziativa è, ad esempio, quella che rientra nel cosiddetto programma “Cento chiese”, frutto di un protocollo di intesa e di cofinanziamento tra Regione e Conferenza Episcopale Sarda, tramite la CEI. Con tale programma si stanno progettando importanti interventi per il recupero di chiese di interesse storico-artistico, anche con l’obiettivo di animare il sistema delle imprese locali da lungo tempo in sofferenza a seguito della grave crisi economica che investe il nostro territorio.
Altri ambiti nei quali si stanno impegnando risorse diocesane, tramite una fetta rilevante dei fondi ottoxmille sono, a Lanusei, la Curia e l’archivio episcopale, il “Centro familiare interparrocchiale”, la “Libreria Ogliastra”, tutti situati nell’ex Istituto Maria Immacolata e, a Tortolì il Centro polivalente nell’area adiacente la Caritas. Altri due progetti sono in fase di attuazione: il recupero dell’ex Episcopio di Tortolì (cofinanziato con risorse del Ministero dei beni culturali, della Regione e della Diocesi), i cui elaborati progettuali sono in fase di ultimazione da parte dello studio individuato dalla Soprintendenza dopo un bando di gara nazionale; e la realizzazione dell’oratorio interparrocchiale a Tortolì, su un terreno di proprietà, importante investimento in campo educativo e nell’ambito del tessuto sociale giovanile come supporto alla dimensione familiare e scolastica.
Per questa iniziativa si è in attesa delle direttive di attuazione da parte dell’Assessorato regionale competente, in base ai finanziamenti regionali che sono già previsti nella legge di stabilità per il 2019.
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