In breve:

Perdersi dentro un libro

Salvatore Loi

di Valentina Pani.
È un lettore onnivoro fin da piccolo; ha iniziato con i libri e poi è passato ai fumetti, e da allora non si è più fermato.
Zio Salvatore Loi, noto anche ziu Bobori, è il più anziano lettore delle nostre biblioteche: un 91enne appassionato di fumetti. Nel suo podio tiene Tex. Da più di dieci anni non si perde neppure un numero, annuali, semestrali, mensili, settimanali, tutti fanno parte della sua immensa “scarpiera” di libri.
Due grandi amori contraddistinguono la sua vita: la sua amata Maria e la sua passione per la lettura. L’amore per la sua donna è nato alla tenera età di 20 anni, quando i due sposini il 19 luglio 1947 si sono uniti in matrimonio; il secondo nel momento in cui ha imparato a leggere!
Ha sempre amato perdersi tra le righe di un libro, fra le sue storie, i racconti e le descrizioni, sorprendendosi per le cose nuove imparate. Ricorda ancora il suo primo libro, scritto da Michel Zevaco, che sta lì nel solaio, chiuso in una scatola piena di ricordi: solo due rampe di scale li separano, quelle scale troppo pericolose a 91 anni che non gli permettono più di poterlo stringere fra le mani.
La lettura per lui è un mezzo importantissimo ed estremamente efficace per creare un ponte con gli altri, permettendogli di esserci, di essere presente a chi ha davanti, con le parole, che formano una storia, una storia che ci regala lo spunto per aprire un dibattito, un confronto. È un modo per non perdere la voglia di imparare, di scoprire e riscoprirsi, per conoscere, per unire cultura e sociale. Una passione così forte che non poteva non tramandare ai suoi 9 figli, ma soprattutto a suo figlio Mario e a suo nipote Lorenzo; appassionati come lui di Tex.
Eppure, anche lui ha avuto un momento buio in cui ha abbandonato il libro, suo fedele compagno, quando purtroppo la vita ti ricorda che non è solo passioni e sorrisi, ma anche sofferenze e rinunce. Un lavoro troppo duro e lontano che lo portava a mettersi in viaggio alle 4 del mattino del lunedì, per due lunghe ore sui pedali della sua bici, per poi tornare a casa ad abbracciare la sua sposa solo il sabato notte. Un lavoro così pesante che la sera, in quelle camerate comunitarie, l’unica voglia era quella di poter riposare, in attesa di una nuova alba lavorativa che lo avrebbe avvicinato al sabato tanto atteso. Interminabili ed estenuanti giorni lontano dalla famiglia, per non riuscire neppure a comprare un paio di scarpe. Proprio questo motivo ziu Bobori decide di licenziarsi e iniziare la ricerca di un nuovo lavoro.
Finalmente il tempo libero torna a far parte della sua vita, momenti per poter trovare in quelle righe una nuova storia su cui sognare. La lettura lo libera dal peso delle ore, autorizza un andirivieni festoso fra passato, presente e futuro. Il libro stesso dà così l’impressione di dominare le stagioni, di rileggere la propria vita dando un senso agli eventi dell’esistenza. Una perdita troppo precoce, la sua Maria, lascia in lui un vuoto immenso.
Oggi le sue giornate sono piene di tempo libero. Non si perde d’animo e con il sorriso sulle labbra non molla la sua passione, rendendola motivo di giornata. Una passione che durante l’estate lo porta in spiaggia, a due passi da casa sua, nella biblioteca estiva in riva al mare a cercare qualcosa che gli permetta di sognare ancora, di riempire quel tempo così pieno di spazio, qualcosa che lo avvicini ancora a Maria per trasformare il vuoto in sogno.

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