In breve:

Quell’urlo sui binari

Zia Giovanna Pes

di Sofia e Letizia Mascia.
Ha 92 anni suonati, zia Giovanna Pes. Dopo sua sorella Assunta (maggiore di due anni) è la più anziana di Taquisara. Aveva solo 14 anni (1939) quando, insieme alla propria famiglia, vi giunse, proveniente da Villacidro.
«Quando siamo arrivati qui, eravamo in tanti. Oltre alla mia famiglia, composta da tre fratelli (Isidoro, Pasquale e Franco) e due sorelle (Assunta e Regina), con noi c’erano anche le due nonne: dieci persone in tutto. Ma non stavamo male. Mia madre faceva la casellante al passaggio a livello e mio padre faceva il manovale della ferrovia. Azionava gli scambi, curava il magazzino e la stazione. L’avevano mandato qui, dove c’era tanto da lavorare, perché all’epoca il paese stava crescendo sia perché dopo l’alluvione del 1927 lo Stato aveva deciso di trasferire qui una ventina di famiglie di Gairo perché qui c’era acqua buona e non c’era pericolo di frane, e sia perché qui c’erano molti ferrovieri perché c’era il centro di manutenzione dei mezzi. Allora lo chiamavano Gairo Littorio, perché il fascismo aveva cambiato l’antico nome di Genn’e ua. Il Genio Civile aveva anche costruito delle case per ospitare gli sfollati e le aveva consegnate alle famiglie che venivano da Gairo, dando 2/3 stanze a famiglia che si aggiungevano agli alloggi dei ferrovieri. Così, pian piano il paese è cresciuto e si sono formare nuove famiglie perche le giovani si sposavano con i ferrovieri e la gente del paese, e siamo diventati quasi tutti parenti.
Ci trovavamo bene. Era un bel posto…

(Continua…)

Puoi leggere l’articolo integrale su L’Ogliastra, periodico in abbonamento della Diocesi di Lanusei.

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