di Marcella Puddu.
Semplici e genuini. Come il Natale. Angelica, Giulia, Fabio, Marco, Francesco, Michele, Lorenzo, Rachele, Lorenza, Enrica, Alice, Cristiana, Anna. Lo sanno bene che il 25 Dicembre la festa è tutta per Gesù che nasce. Poi, però, viene il resto…
Che cosa è per te il Natale?
Angelica: «Una cosa speciale dove posso stare con la famiglia tutti insieme e poi… mi danno tanti regali».
Giulia: «È la nascita di Gesù, cioè la rinascita della vita, e anche un modo per incontrarsi con i parenti che non si vedono da tempo perché sono lontani».
Fabio: «Il Natale è la festa dove Gesù nasce per noi».
Marco: «Una cosa bella, la nascita di Gesù! Anche se penso più ai regali che mi porterà Babbo Natale».
Francesco: «Natale è Gesù che viene, un momento da passare con i parenti, un tempo di festa».
Qual è la magia, lo spirito del Natale?
Giulia: «Cercare di riunire i popoli che hanno fatto la guerra o, comunque, trovare un modo per riconciliare le persone».
Marco: «Aspettare con gioia!».
Fabio: «La nascita del nostro Salvatore, la felicità di tutti perché è nato Gesù. È la festa più importante dell’anno».
Lorenzo: «La magia è quando insieme costruiamo il presepe e l’albero di Natale».
Enrica: «Una cosa che fa stare bene tutti: tutti si sentono più buoni e più tranquilli».
Alice: «A Natale siamo più felici, più buoni».
Rachele: «Vedere che tutta la famiglia si riunisce, anche i parenti lontani. Le persone sono felici e tutti si preparano per l’arrivo di Gesù».
Cristiana: «Magia del Natale? Non lo so, forse perché è nato Gesù Bambino e ci sono le decorazioni?»
Tu come ti prepari al Natale?
Angelica: «Mi diverto, gioco e vengo in chiesa per vedere Gesù che è nato».
Giulia: «Faccio il possibile per stare con mamma, papà e mio fratello e dico a mamma di invitare la gente per festeggiare quella notte che per me è molto speciale».
Fabio: «Inizio facendo il presepe e l’albero di Natale».
Marco: «Apro il mio cuore a Gesù e lo aspetto con ansia perché mi emoziona».
Alice: «Insieme alla mia famiglia prepariamo il presepe e l’albero. Poi prima del Natale cerco di non commettere peccati, di comportarmi bene anche se non sempre ci riesco!».
Anna: «Facciamo l’albero di Natale con palline e tante luci e sopra la stella. Poi facciamo il presepe con tante caprette e la casa di Maria e Giuseppe, con l’asino e in mezzo Gesù».
Rachele: Vado a confessarmi. Poi l’otto Dicembre ci mettiamo a fare il presepe tutti insieme, e quando c’è da preparare, do una mano a mamma e mi metto a decorare e ad addobbare la casa».
Cristiana: «Facendo l’albero e preparando i regali».
Cosa ti aspetti da questo Natale?
Angelica: «Amore».
Fabio: «Vorrei tanto amore piuttosto che regali e vorrei essere felice ogni giorno».
Marco: «Una vita più serena e più bella».
Enrica: «Mi aspetto che sia bellissimo…».
Rachele: «Dato che sono più grande, mi aspetto di capirne meglio il senso, anche perché i più piccoli pensano ai regali e a Babbo Natale!».
Michele: «GTA5 e la Play Station 4!».
Cristiana: «I regali da Babbo Natale».
Francesco: «Mi piacerebbe un telescopio: vorrei finalmente riuscire a osservare le stelle».
E se avessi la possibilità di esprimere un desiderio, cosa chiederesti?
Angelica: «Tanti giochi!».
Giulia: «Vorrei che non ci fosse più la guerra, ma solo pace tra i popoli, non come succede adesso che i Paesi combattono tra loro. Vorrei la pace per non avere problemi dopo, per non avere paura».
Fabio: «Chiederei l’amore per tutti, la pace nel mondo».
Marco: «La mia mamma in vita…».
Alice: «Che tutti possano passare il Natale in allegria con la propria famiglia».
Francesco: «Che nevichi, così è tutto più divertente. E poi vorrei festeggiarlo con i parenti, non…su all’ovile!»
Anna: «Che arrivi in fretta l’estate!».
Il Natale sarebbe più bello se….
Giulia: «Se ci fosse più armonia, più solidarietà tra le persone. Sarebbe bello fare una festa con i vicini di casa, tutti insieme, o in paese, a gruppi».
Fabio: «Se ci fosse più pace nel mondo, più felicità e meno guerre».
Marco: «Se oltre a potare i regali, Babbo Natale si presentasse e parlasse con noi».
Alice: «Se tutti lo potessero passare in famiglia: chi è in guerra, i poveri…».
Rachele: «Se non ci fossero contrasti all’interno della famiglia per poter stare così tutti insieme serenamente».
Michele: «Se tutti lo potessero festeggiare a casa, con i propri cari, non soli in una strada o in un vicolo».
Cristiana: «Se non ci fosse la guerra».
Azibo è un bambino africano che vive in un piccolo villaggio molto molto povero. Qui molte persone non hanno neanche i soldi per mangiare. Azibo non può andare a scuola perché deve aiutare la sua famiglia: tutti i giorni deve raggiungere il fiume per prendere l’acqua perché in casa sua non arriva. Azibo, come te, ha tanta voglia di giocare, solo che gli unici suoi giochi sono un bastone di legno e un bidone di plastica. Anche in Africa c’è il Natale, però per Azibo non sarà un bel Natale perché non riceverà regali.
Rinunceresti ai tuoi nuovi giocattoli per spedirli ad Azibo?
Giulia: «Sì, gli darei quelli che gli servono di più».
Fabio: «Sì, tutti quelli che ho, per il suo bene».
Marco: «Non tutti, un paio sì, ma non tutti!».
Enrica: «Magari dopo averci giocato un pochino!».
Alice: «Se è un telefono, no! Perché non ne avrebbe bisogno, altre cose sì».
Anna: «Un paio sì: posso dargli la stella e le luci per fare l’albero e anche le palline».
Rachele: «Si, tutti!».
Che cosa auguri ad Azibo?
Giulia: «Un buon Natale e di cercare di migliorare la sua vita».
Fabio: «Che viva la sua vita bene, anche se povera, con i suoi genitori, e che cresca come un vero bambino».
Marco: «Di avere una vita più felice».
Enrica: «Un buon Natale, di ricevere tanti buoni regali e di stare sempre con la sua famiglia».
Alice: «Che possa passare un Natale sereno».
Rachele: «Che viva bene anche tutti gli altri giorni dell’anno».
Cristiana: «Di stare bene».
…e a tutti?
Fabio: «Un buon Natale, buone feste di dicembre e una bella vita».
Anna: «Un grande abbraccio».
Tutti: «Buon Natale!».
I bambini dicono il Natale
di Marcella Puddu.
Semplici e genuini. Come il Natale. Angelica, Giulia, Fabio, Marco, Francesco, Michele, Lorenzo, Rachele, Lorenza, Enrica, Alice, Cristiana, Anna. Lo sanno bene che il 25 Dicembre la festa è tutta per Gesù che nasce. Poi, però, viene il resto…
Che cosa è per te il Natale?
Angelica: «Una cosa speciale dove posso stare con la famiglia tutti insieme e poi… mi danno tanti regali».
Giulia: «È la nascita di Gesù, cioè la rinascita della vita, e anche un modo per incontrarsi con i parenti che non si vedono da tempo perché sono lontani».
Fabio: «Il Natale è la festa dove Gesù nasce per noi».
Marco: «Una cosa bella, la nascita di Gesù! Anche se penso più ai regali che mi porterà Babbo Natale».
Francesco: «Natale è Gesù che viene, un momento da passare con i parenti, un tempo di festa».
Qual è la magia, lo spirito del Natale?
Giulia: «Cercare di riunire i popoli che hanno fatto la guerra o, comunque, trovare un modo per riconciliare le persone».
Marco: «Aspettare con gioia!».
Fabio: «La nascita del nostro Salvatore, la felicità di tutti perché è nato Gesù. È la festa più importante dell’anno».
Lorenzo: «La magia è quando insieme costruiamo il presepe e l’albero di Natale».
Enrica: «Una cosa che fa stare bene tutti: tutti si sentono più buoni e più tranquilli».
Alice: «A Natale siamo più felici, più buoni».
Rachele: «Vedere che tutta la famiglia si riunisce, anche i parenti lontani. Le persone sono felici e tutti si preparano per l’arrivo di Gesù».
Cristiana: «Magia del Natale? Non lo so, forse perché è nato Gesù Bambino e ci sono le decorazioni?»
Tu come ti prepari al Natale?
Angelica: «Mi diverto, gioco e vengo in chiesa per vedere Gesù che è nato».
Giulia: «Faccio il possibile per stare con mamma, papà e mio fratello e dico a mamma di invitare la gente per festeggiare quella notte che per me è molto speciale».
Fabio: «Inizio facendo il presepe e l’albero di Natale».
Marco: «Apro il mio cuore a Gesù e lo aspetto con ansia perché mi emoziona».
Alice: «Insieme alla mia famiglia prepariamo il presepe e l’albero. Poi prima del Natale cerco di non commettere peccati, di comportarmi bene anche se non sempre ci riesco!».
Anna: «Facciamo l’albero di Natale con palline e tante luci e sopra la stella. Poi facciamo il presepe con tante caprette e la casa di Maria e Giuseppe, con l’asino e in mezzo Gesù».
Rachele: Vado a confessarmi. Poi l’otto Dicembre ci mettiamo a fare il presepe tutti insieme, e quando c’è da preparare, do una mano a mamma e mi metto a decorare e ad addobbare la casa».
Cristiana: «Facendo l’albero e preparando i regali».
Cosa ti aspetti da questo Natale?
Angelica: «Amore».
Fabio: «Vorrei tanto amore piuttosto che regali e vorrei essere felice ogni giorno».
Marco: «Una vita più serena e più bella».
Enrica: «Mi aspetto che sia bellissimo…».
Rachele: «Dato che sono più grande, mi aspetto di capirne meglio il senso, anche perché i più piccoli pensano ai regali e a Babbo Natale!».
Michele: «GTA5 e la Play Station 4!».
Cristiana: «I regali da Babbo Natale».
Francesco: «Mi piacerebbe un telescopio: vorrei finalmente riuscire a osservare le stelle».
E se avessi la possibilità di esprimere un desiderio, cosa chiederesti?
Angelica: «Tanti giochi!».
Giulia: «Vorrei che non ci fosse più la guerra, ma solo pace tra i popoli, non come succede adesso che i Paesi combattono tra loro. Vorrei la pace per non avere problemi dopo, per non avere paura».
Fabio: «Chiederei l’amore per tutti, la pace nel mondo».
Marco: «La mia mamma in vita…».
Alice: «Che tutti possano passare il Natale in allegria con la propria famiglia».
Francesco: «Che nevichi, così è tutto più divertente. E poi vorrei festeggiarlo con i parenti, non…su all’ovile!»
Anna: «Che arrivi in fretta l’estate!».
Il Natale sarebbe più bello se….
Giulia: «Se ci fosse più armonia, più solidarietà tra le persone. Sarebbe bello fare una festa con i vicini di casa, tutti insieme, o in paese, a gruppi».
Fabio: «Se ci fosse più pace nel mondo, più felicità e meno guerre».
Marco: «Se oltre a potare i regali, Babbo Natale si presentasse e parlasse con noi».
Alice: «Se tutti lo potessero passare in famiglia: chi è in guerra, i poveri…».
Rachele: «Se non ci fossero contrasti all’interno della famiglia per poter stare così tutti insieme serenamente».
Michele: «Se tutti lo potessero festeggiare a casa, con i propri cari, non soli in una strada o in un vicolo».
Cristiana: «Se non ci fosse la guerra».
Azibo è un bambino africano che vive in un piccolo villaggio molto molto povero. Qui molte persone non hanno neanche i soldi per mangiare. Azibo non può andare a scuola perché deve aiutare la sua famiglia: tutti i giorni deve raggiungere il fiume per prendere l’acqua perché in casa sua non arriva. Azibo, come te, ha tanta voglia di giocare, solo che gli unici suoi giochi sono un bastone di legno e un bidone di plastica. Anche in Africa c’è il Natale, però per Azibo non sarà un bel Natale perché non riceverà regali.
Rinunceresti ai tuoi nuovi giocattoli per spedirli ad Azibo?
Giulia: «Sì, gli darei quelli che gli servono di più».
Fabio: «Sì, tutti quelli che ho, per il suo bene».
Marco: «Non tutti, un paio sì, ma non tutti!».
Enrica: «Magari dopo averci giocato un pochino!».
Alice: «Se è un telefono, no! Perché non ne avrebbe bisogno, altre cose sì».
Anna: «Un paio sì: posso dargli la stella e le luci per fare l’albero e anche le palline».
Rachele: «Si, tutti!».
Che cosa auguri ad Azibo?
Giulia: «Un buon Natale e di cercare di migliorare la sua vita».
Fabio: «Che viva la sua vita bene, anche se povera, con i suoi genitori, e che cresca come un vero bambino».
Marco: «Di avere una vita più felice».
Enrica: «Un buon Natale, di ricevere tanti buoni regali e di stare sempre con la sua famiglia».
Alice: «Che possa passare un Natale sereno».
Rachele: «Che viva bene anche tutti gli altri giorni dell’anno».
Cristiana: «Di stare bene».
…e a tutti?
Fabio: «Un buon Natale, buone feste di dicembre e una bella vita».
Anna: «Un grande abbraccio».
Tutti: «Buon Natale!».