Archivi: 2015
VILLAPUTZU. Prosegue la mobilitazione nel Sarrabus in difesa dell’ospedale san Marcellino di Muravera che secondo il riordino della rete regionale saranno declassati da presidi ospedalieri di base a presidi ospedalieri di zona disagiata. L’assemblea che si è svolta il 28 novembre a Villaputzu ha avuto una grande adesione di sindaci e cittadini che hanno approvato un documento unitario con cui esprimono la netta contrarietà al declassamento e chiedono il potenziamento della medicina territoriale con l’estensione delle attività nei poliambulatori esistenti e negli ambulatori comunali, in modo che venga realizzata in concreto una capillare ed efficace attività di prevenzione e cura.
BARISARDO. Sono stati i segretari ogliastrini della Filca-Cisl e della Feneal-Uil, Maurizio Piras e Mario Arzu, a portare buone notizie in relazione all’inizio dei lavori su due lotti della nuova strada statale 125-Orientale sarda nella tratta Barisardo-Tortolì. Al termine di un incontro avuto a Cagliari presso l’assessorato ai Lavori pubblici con i funzionari della direzione compartimentale dell’ANAS, hanno saputo che a febbraio-marzo 2016 potranno avere avvio i lavori del lotto Barisardo-Tortolì, aggiudicato alla Oberosler, mentre a marzo-aprile 2016 potranno avere inizio i lavori del lotto Tertenia-Bivio Perdasdefogu, aggiudicato alla Desanctis spa. Pare poi che sia in corso di pubblicazione anche la gara per l’appalto dell’ultimo lotto di completamento del tratto Bivio Perdasdefogu-San Giorgio.
PERDASDEFOGU. Non solo tribunale e ASL: nella cura dimagrante per i servizi pubblici in Ogliastra lo Stato starebbe pensando di tagliare anche il poligono di Quirra. È recentemente saltata fuori, infatti, una proposta del Ministero della Difesa che annuncia che il Poligono interforze del Salto di Quirra entro il 31 marzo 2016 sarà riconfigurato e razionalizzato nelle strutture e relativi organici, parole che sembrano non lasciar presagire nulla di buono. Andrebbero, così, a farsi benedire tutti i progetti di riqualificazione a fini civili e di ricerca aerospaziale delle strutture del poligono. Se, quindi, dovesse arrivare la conferma di disposizioni integrative e correttive dell’attuale assetto strutturale del Poligono, la presenza dello Stato nel territorio continuerà a farsi sempre più flebile.
ARBATAX. La società EIS di Cagliari si è aggiudicata i lavori per la definizione del piano di caratterizzazione ambientale delle aree ex Cartiera, per un importo di 60 mila euro. Gli interventi sono necessari per poter consegnare le aree alle imprese che ne hanno fatto o ne faranno richiesta per nuovi insediamenti produttivi e con tale obiettivo le superfici (oggi di proprietà della Sarind, consociata Sfirs), sono state rilevate dal fallimento delle Cartiere Girasole di Mario Seghi. Non appena saranno eseguiti i controlli previsti da questa attività, che consisteranno prevalentemente in sondaggi del terreno mediante trivelle e nel controllo in laboratorio dei campionamenti, qualora – come tutti si augurano – tutti parametri dovessero rientrare nella norma, le superfici potranno essere consegnate e il prossimo anno potrebbe essere quello della svolta decisiva.
Futuro sempre incerto per Saipem
ARBATAX. Con uno sciopero di due ore le organizzazioni sindacali hanno contestato il riassetto aziendale di Saipem che creerebbe gravi incertezze sulle future prospettive industriali dello stabilimento ogliastrino. Ma il rischio di un disimpegno e di un ridimensionamento del cantiere di Arbatax sembra allontanarsi dopo l’incontro che si è svolto tra i sindacati confederali e di categoria e le Rsu con Giuseppe Trinchese e Roberto D’Onofrio, rispettivamente responsabile delle relazioni sindacali e del personale di Saipem, che hanno ribadito non solo di non voler smantellare, ma perfino di ritenere l’azienda ogliastrina un sito strategico nel piano generale di industrializzazione del gruppo. Ma la garanzie non sciolgono del tutto il velo di preoccupazione perché i dirigenti hanno fornito garanzie sul lavoro solo per i prossimi otto mesi. Nello stabilimento, infatti, al momento è in corso soltanto la costruzione di quattro maxi serbatoi nell’ambito del progetto Egina, commissionato da Total.